ROMA - "Fammi godere adesso, solo per un istante". Il marchio di fabbrica di Vasco, per il nuovo singolo di Emma, in uscita domani, si percepisce fin dai primi versi. "Io sono bella" (Universal) è il primo brano che anticipa il disco che celebrerà i primi 10 anni di carriera della cantante salentina. Il singolo è stato scritto per lei da Vasco Rossi, insieme a Gaetano Curreri a ai giovani collaboratori Gerardo Pulli e Piero Romitelli, mentre la produzione è di Dardust.
"Non è solo una canzone. È un regalo meraviglioso che mi hanno fatto Vasco Rossi e Gaetano Curreri", racconta Emma. Io sono bella è un brano ritmato, grintoso, che si sposa con l'attitudine rock di Emma, con la determinazione che mette in tutto quel che fa. Vasco ha scritto per lei, su di lei. Ha cucito addosso al suo animo indomito una canzone che rappresenta la Emma di oggi: una donna determinata, coraggiosa e libera di essere se stessa. "Io sono bella ma non mi frega niente, io sono bella sempre. Sono stanca di essere come mi vogliono tutti. Sono stanca di vivere come vorrebbero gli altri", canta Emma, con le parole del Blasco (e anche se qualche rima è un po' troppo scontata, è azzeccata al punto giusto per entrare in testa e rimanerci). E Vasco gioca anche a citare stesso (Rewind del 1988) con quel "Fammi godere" che apre e chiude la canzone. Il brano è stato registrato a Los Angeles, proprio nello stesso studio, lo Speakeasy, in cui il Komandante ha lavorato ai suoi ultimi album.
"Dopo 10 anni di lavoro - dice ancora l'artista - è la ricompensa più grande che potessi ricevere. Ripenso a tutti i dischi che ho comprato e a tutti i concerti dove ho saltato come una matta cantando le sue canzoni con tutta la voce che avevo in corpo per farmi sentire dal kom. Perché volevo diventare come lui. Non avete idea di che cosa significhi per me avere in bocca le sue parole. E quindi sorrido! Sempre con lo sguardo basso, come nella foto di copertina (realizzata da Emilio Tini, ndr), per nascondere le lacrime anche se sono di gioia. E me la godo, sì, me la godo di brutto".