Da Torre del Lago a Rio de
Janeiro: il passaggio di Giacomo Puccini nella città carioca è
testimoniato dalle foto scoperte dal presidente della fondazione
Biblioteca nazionale di Rio, l'italo-brasiliano Marco Lucchesi,
tra le riviste raccolte nelle immense stanze dell'istituzione,
considerata una delle più importanti al mondo.
Nel centenario della morte del grande compositore, il
melomane Lucchesi ha rintracciato rarissime immagini datate 1905
sulla rivista 'Figure e figuroes', in cui l'autore di Turandot
appare ritratto nel suggestivo Giardino botanico dell'ex
capitale brasiliana, e durante la traversata oceanica, a bordo
della nave Umbria, accanto alla moglie Elvira Bonturi.
"Ho dovuto intrecciare diverse informazioni per arrivare a
queste foto - spiega Lucchesi all'ANSA -. Mi sono accanito nella
ricerca e ho trovato queste preziose immagini".
Ma le indagini si sono spinte anche oltre. In questi giorni
Lucchesi ha tenuto due conferenze a Torre del Lago, invitato
dalla direttrice Patrizia Mavilla, che lo ha supportato -
insieme al ricercatore Manuel Rossi - nella ricostruzione di
nuove tracce di Puccini a Rio. La ricerca ha dato i suoi frutti
con l'individuazione di almeno altre quattro immagini, in questo
caso foto che il maestro scattò con la sua Kodak (ancora
conservata a Torre del Lago) nella 'città meravigliosa',
assolutamente inedite.
"L'opera e la vita di Puccini non finiscono mai di
sorprenderci. Il suo passaggio per la città di Rio, durato poche
ore, lasciò una forte impressione nel maestro soprattutto per la
natura così rigogliosa - racconta Lucchesi -. Sarebbe voluto
andare al Corcovado ma il tempo non lo permise: dovevano
tornare alla nave alle quattro del pomeriggio. Decise comunque
di andare all'orto botanico di Rio. Avrebbe voluto restare
ancora un mese e inoltrarsi in mezzo alla foresta tropicale,
affascinato da una città che cercava di aggiornarsi, alla
ricerca della modernità. E la stessa presenza di Puccini
rappresenta questo anelito della classe dirigente brasiliana
dell'epoca".
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