"Volete che Insider continui su
YouTube?": è il sondaggio lanciato su Instagram da Roberto
Saviano, che il 23 settembre ha chiuso su Rai3 la seconda
stagione del programma, dedicato all'universo sotterraneo del
crimine, con una puntata su don Peppe Diana, il parroco di Casal
di Principe barbaramente assassinato nella sua chiesa il 19
marzo 1994. Un appuntamento seguito da 607mila spettatori pari
al 3.38% di share. Già nei giorni scorsi l'autore di Gomorra
aveva spiegato di non vedere margini per un terzo ciclo sulla
Rai, aprendo all'ipotesi di continuare il racconto sul suo
canale YouTube.
"Ieri - scrive Saviano sui suoi profili social, postando
un'immagine del team che ha lavorato al programma - si è
conclusa la seconda stagione di Insider. Questa foto riunisce
(quasi) tutti coloro che hanno lavorato a questa trasmissione.
Non è stato facile. Parlare di questi temi in una tv ormai
abituata a tempi istantanei e scontri da tifoseria, prendersi il
tempo per studiare e approfondire è stato l'obiettivo che mi ero
prefissato e che sono grato a ognuno di loro di aver perseguito.
Ci abbiamo impiegato quasi un anno per realizzare questo
programma e, una volta pronto, per un anno è stato tenuto
bloccato dai vertici Rai senza un motivo ufficiale, censurato
per meri motivi politici senza alcun rispetto per l'impegno
delle persone che ci hanno lavorato e di quelle che hanno
prestato la loro testimonianza. Se non fosse stato per molti
familiari di vittime di mafia, che guidati da Vincenzo Agostino
si sono spesi per spingere la Rai a sbloccarlo, questo programma
non sarebbe mai andato in onda".
"Ma oggi - sottolinea ancora lo scrittore - voglio
ringraziare soprattutto le persone che hanno seguito Insider,
confermandomi ancora una volta quanto sia importante parlare di
queste storie, conoscerle, capirle. Ieri sera è andata in onda
una puntata a cui tenevo moltissimo, quella su Don Peppe Diana e
il riscatto della comunità di Casal di Principe, di quella parte
sana dei casalesi che ha scelto di 'resistere per esistere'. È
proprio nel momento della morte di Don Peppe che anche io decisi
che non gliel'avrai mai data vinta, che avrei resistito e
combattuto con le mie armi: le parole. Perché, come diceva don
Peppe, bisogna avere 'il coraggio di avere paura'".
Dal 24 al 29 settembre intanto Saviano è impegnato a Napoli,
al teatro Bellini, insieme a Mimmo Borrelli, con 'Sanghenapule,
vita straordinaria di San Gennaro'. "Una dichiarazione d'amore
per la nostra città, per i suoi abitanti e per quel santo
incredibile che nel cuore ha solo Napoli e i napoletani. Quel
santo che ama tutti, i malvagi e i buoni di cuore, i nobili e i
pezzenti, gli onesti e i farabutti. Vi aspettiamo!", conclude.
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