Un incontro in ricordo del
giornalista Franco Di Mare si terrà lunedì prossimo, 2 dicembre,
a Napoli, all'Università Suor Orsola Benincasa. "Il ricordo del
giornalista racconterà innanzitutto la sua straordinaria
poliedricità" come sottolinea una nota. "I mille volti di Franco
Di Mare: giornalista, conduttore, scrittore, chef ...
napoletano" è il titolo dell'iniziativa ideata e promossa dallo
storico autore Rai, Massimo Cinque, nell'ambito delle attività
didattiche del suo insegnamento di Teoria e tecniche del
linguaggio televisivo all'interno del Corso di laurea in Scienze
della comunicazione del Suor Orsola Benincasa. L'appuntamento è
fissato per le 11 nella Sala degli Angeli del Suor Orsola (ma
anche in diretta streaming su www.facebook.com/unisob) dove
l'intervento del rettore, Lucio d'Alessandro, aprirà una serie
di testimonianze affidate a scrittori, giornalisti, autori
televisivi e personaggi di vari ambiti che hanno segnato la vita
di Franco Di Mare, come il prof. Paolo Ascierto, l'oncologo che
ha seguito la sua drammatica malattia che gli ha tolto la vita
il 17 maggio scorso. Quella malattia che Franco Di Mare aveva
annunciato in diretta a "Che Tempo che fa" da Fabio Fazio
scuotendo molte coscienze e ha poi raccontato all'interno del
suo ultimo libro ("Le parole per dirlo. La guerra fuori e dentro
di noi") come la "Sindrome dei Balcani". Ossia la lunga serie di
malattie provocate dall'esposizione ai proiettili con uranio
impoverito o dall'inalazione di particelle d'amianto rilasciate
nell'aria in seguito alla distruzione di palazzi e complessi
industriali durante i conflitti esplosi in ex Jugoslavia e
Kosovo che Di Mare aveva seguito come inviato Rai.
Del tema del mesotelioma che ha causato la scomparsa di
Franco Di Mare parlerà insieme con Paolo Ascierto, il prof.
Antonello Petrillo, ordinario di Sociologia generale al Suor
Orsola e curatore del volume "Il silenzio della polvere.
Capitale, verità e morte in una storia meridionale di amianto"
(Mimesis, Editore). Ad un altro storico inviato speciale Rai,
come Enzo Nucci, toccherà coordinare il ricordo del lavoro
giornalistico di Franco Di
Mare che sarà affidato agli interventi del direttore del
Corriere del
Mezzogiorno, Enzo D'Errico, del vicedirettore della TGR Rai,
Antonello Perillo e di Vito Francesco Paglia, inviato di alcune
delle principali trasmissioni televisive Rai che ha più volte
ricordato Franco Di Mare "come un padre non solo professionale".
Un capitolo a parte sarà quello dedicato al 'volto' di
romanziere di Franco Di Mare. Dei suoi romanzi (dall'esordio del
2009 con "Il cecchino e la bambina. Emozioni e ricordi di un
inviato di guerra" al successo di "Barnaba il mago" nel 2018)
pluripremiati che sono stati in vetta alle classifiche dei libri
più venduti parleranno gli scrittori Maurizio De Giovanni e
Stefania Nardini. Il focus finale della giornata, affidato al
fratello Gino, sarà sulla 'napoletanità' di Franco Di Mare. "Una
napoletanità portata in tutto il mondo - ricorda Massimo Cinque
- con fierezza, garbo, calore e grande spirito di solidarietà
che ne hanno contrassegnato il tratto umano inscindibile da
quello professionale con il quale oggi lo ricordiamo tutti con
stima ed affetto".
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