AA.VV., 'DAL SOTTOVUOTO. POESIE ASSETATE D'ARIA' (SAMUELE EDITORE, PP 146, EBOOK EURO 6.99).
Poesie inedite, "assetate d'aria", scritte da 35 autori come Franco Arminio e Maurizio Cucchi, che danno voce all'isolamento e alla quarantena improvvisa e obbligata che stiamo vivendo.
Sono raccolte nell'antologia 'Dal sottovuoto. Poesie assetate d'aria', a cura di Matteo Bianchi, poeta e critico, disponibile in ebook per Samuele Editore e in versione cartacea in libreria a fine giugno.
Non sappiamo quando/ è cominciato questo mite, tragico inverno./ Mai vista così immiserita/ la gioia/ e mitemente squallida/ ogni sera/dove nessuno tiene a fianco nulla./" sono alcuni versi di 'Paura' di Arminio.
I testi, sottolinea il curatore, non hanno nulla a che fare con la instant-poetry, ma aprono un dialogo e scongiurano qualsiasi distanza emotiva. Si interrogano sulla percezione di sé, sul cambiamento totale delle abitudini quotidiane, sull'intensità delle relazioni e dei rapporti umani, ma soprattutto sulle risorse di ciascun individuo che appartiene a una comunità.
Tiziano Scarpa, Anna Maria Carpi, Franco Buffoni, Tiziano Fratus, Tommaso Giartosio, Roberto Pazzi, Umberto Piersanti, Giancarlo Pontiggia, Paolo Ruffilli, Anna Ruotolo, Gabriella Sica, Stefano Simoncelli, Mariagiorgia Ulbar e Gian Mario Villalta sono tra gli autori, da ogni parte d'Italia, che hanno accolto l'invito superando qualsiasi barriera generazionale, mettendosi a confronto su un argomento ostico ma comune a tutti.
E nei primi versi di 'Chiudersi in casa' scrive Scarpa: "Chiudersi in casa, come una parola/ costretta a stare dentro la sua strofa/senza abbrutirsi. Anima mia, mia scrofa,/non trasformare in fango la tua aiuola./ "Non c'è stata alcuna intenzione di strumentalizzare un momento drammatico, tantomeno di estetizzare un dolore condiviso; tutt'al più di anestetizzarlo facendolo vibrare. Non va tralasciato, infatti, il tentativo di opporsi al panico generalizzato, di scongiurare una paura che se fomentata avvelenerebbe irrimediabilmente il nostro futuro" dice Bianchi.
Come sosteneva Saramago in 'Cecità': "eravamo già ciechi nel momento in cui lo siamo diventati, la paura ci ha già accecato, la paura ci manterrà ciechi".
Gli inediti sono stati ordinati dal curatore quasi si trattasse di un sentiero, di un percorso per ritrovarsi attraverso le voci dei trentacinque autori coinvolti, consentendo un dialogo tra poesie provenienti da clausure personali, che nella fame d'aria manifestata si tendono l'una verso l'altra. "Tramite le risorse intime di ciascun autore e la riaffermazione di ogni individualità - aggiunge Bianchi - i versi in questione trasformano incontri, oggetti e gesti abitudinari in testimonianze emblematiche di una realtà oramai irreparabile.
Leggendo i testi come fossero anelli intrecciati di un'unica catena, che cozzano e risuonano a seconda dell'armonia, ci si rende conto di quanto il bisogno autentico e senza soluzione di isolarsi, di allontanarsi da un rumore più o meno riconosciuto, fosse già insito in loro e cercasse talvolta appagamento per mantenerli in equilibrio".
Come spiega l'editore, Alessandro Canzian, "alcuni testi sono stati concepiti all'interno dell'isolamento, alcuni in risposta ad altri, alcuni sono riscritture o rivisitazioni. Il tutto in un contesto paradossale: sospeso, pieno di tempo ma talmente inaspettato e veloce da non lasciare tempo all'analisi razionale. E proprio per questo, forse, l'approccio poetico può dare e arrivare laddove l'oggi non concede".
La metà dei proventi ricavati dalla vendita del volume sarà devoluta in beneficenza per rispondere all'emergenza sanitaria offrendo alla nostra comunità un aiuto concreto.
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