ROMA, 23 GIU - La stima del 10% del Pil italiano costituito da attività illegali "è solo un'ipotesi" di un lavoro scientifico, sicuramente valido, ma che difficilmente può essere poi assunto in toto nella contabilità nazionale redatta dall'Istat.
E' quanto rilevano gli esperti di statistica della Banca d'Italia in merito ai nuovi standard internazionali che recepiscono le attività illegali (droga, prostituzione e contrabbando) che ammonterebbero a una percentuale molto inferiore, solo di qualche punto.