Giornata di forti vendite per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 2,03% a 20.341 punti (con un minimo a pochi minuti dalla conclusione a quota 20.314), l'Ftse All share in calo dell'1,87% a 21.615 punti, facendo di Piazza Affari il peggiore listino della giornata tra i principali mercati azionari europei. A pesare sono stati il calo della fiducia in Europa e soprattutto in Italia, i venti di guerra in Ucraina (che hanno portato a perdite superiori al 3% per la Borsa di Kiev e quella di Mosca e a un calo dell'1,2% per Francoforte) e, soprattutto, il ritorno della tensione sui titoli di Stato italiani e degli altri Paesi da tempo sotto l'occhio della speculazione, come Spagna e Portogallo. E' stato in particolare quest'ultimo fattore ad affossare le banche 'made in Italy', cariche di bond tricolori: il Banco popolare ha ceduto il 4,9% finale, Ubi il 4,1%, Unicredit il 3,3%, Mps il 3,2%, Intesa il 3% netto. Male anche Buzzi (-3,8%), Wdf (-3,4%) e soprattutto Enel, che ha ceduto il 2,9% dopo la conferma che il Tesoro si sta apprestando a cedere quote. Ha tenuto invece Eni, che ha perso l'1,7%, quindi facendo meno peggio del listino generale. Di qualche frazione sopra la parità Ferragamo e Luxottica (+0,1%) e bene Telecom Italia, salita dell'1,3% dopo che Vivendi sembra aver scelto l'offerta di Telefonica per Gvt, riaprendo quindi lo scenario di una possibile vendita di Tim Brasil da parte del gruppo italiano.
Spread Btp risale sopra 150 punti dopo asta Tesoro
Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco risale sopra i 150 punti base (151) dopo l'asta del Tesoro. Il rendimento del decennale cresce al 2,41%. Il differenziale della Spagna segna 127 punti base col rendimento dei Bonos al 2,17%.
Tassi giù a minimi storici asta Btp 5 e 10 anni
Il Tesoro fa il pieno in un'asta di titoli di Stato a 5 e 10 anni con tassi in calo a nuovi minimi storici. Via XX Settembre ha venduto Btp a 5 anni per 2,5 miliardi di euro con rendimenti in calo all'1,10% dall'1,2% e Btp decennali per 4 miliardi con tassi giù al 2,39% dal 2,6%. Infine assegnati CcTeu per 1,5 miliardi all'1,16%.