Le Borse europee reagiscono male alle indicazioni del presidente della Bce, Mario Draghi da Napoli.
Giornata nera per le Borse europee: l'indice Stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli dei listini continentali, ha ceduto il 2,4%, che equivale a 222 miliardi di euro bruciati in una seduta. Piazza Affari ha 'perso' da sola 19 miliardi di capitalizzazione. Milano chiude a -3,92%. Piazza Affari scivola in un mercato deluso, che si attendeva toni più decisi dal presidente della Bce Mario Draghi su Abs e quantitative easing. Il Ftse Mib va sotto i 20mila punti, con gli hedge fund entrati in azione per forzare il listino al ribasso, agendo sul future sull'indice, viene segnalato nelle sale operative.
Termina la seduta in netto calo la Borsa di Londra. L'indice Ftse-100 perde l'1,69% a 6.446,39 punti. Chiusura pesante per la Borsa di Parigi. L'indice Cac 40 perde il 2,81% a 4.242,67 punti. Archivia gli scambi in forte calo la Borsa di Francoforte. L'indice Dax perde l'1,99% a 9.195,68 punti.
Ecco invece i dati dei principali titoli e listini a meno di mezz'ora dalla decisione della Bce sui tassi e sulla politica monetaria:Â
Francoforte (-0,1%), Londra (-0,21%) e Parigi (-0,3%) sono più caute, con vendite sulle banche e acquisti sul settore automobilistico nel giorno di apertura del Salone di Parigi. Deboli i futures su Wall Street in vista di dati Usa previsti in peggioramento, dalle nuove richieste di sussidi di disoccupazione agli ordini industriali. In campo automobilistico corrono Peugeot (+2,03%), Fiat (+1,34%) e Continental (+1,31%), seguite da Bmw (+1,04%), Valeo (+0,93%) e Renault (+0,91%). Soffrono invece i bancari, dalle popolari Banco Popolare (-2,46%), Bper (-2,62%) e Sondrio (-2,45%) a Banco Popular Espanol (-2,25%), Mps (-1,84%), Unicredit (-1,82%), SocGen (-1,59%), Caixabank (-1,52%) e Intesa Sanpaolo (-1,08%). In calo Bg (-1,92%) e Ing (-1,22%), bene invece Lvmh (+1,26%). Scivola l'ingegneria petrolifera con Seadrill (-4,34%) e Petroleum Geo Services (-3,54%) a differenza di Saipem (+0,06%) dopo una commessa in Messico.
Borsa: Tokyo chiude a -2,61%, timori su economia mondo - I dati deboli sulla produzione in Usa e Ue affondano anche la Borsa di Tokyo che termina gli scambi con un tonfo del 2,61%.L'indice Nikkei, con la brusca correzione del dollaro tornato sotto i 109 yen, brucia 420,26 punti, e si attesta a 15.661,99. Sui mercati pesano i timori per l'economia globale, considerando anche le proteste a Hong Kong. Altro fattore di incertezza sui mercati è la scoperta del primo caso di Ebola negli Stati Uniti. Le aziende giapponesi, infine, si aspettano che i prezzi al consumo aumentino annualmente dell'1,5%, sotto il target di inflazione del 2% deciso dalla Bank of Japan che, a tale scopo, ha varato ad aprile 2013 una politica monetaria ultra espansiva. Secondo i dati di un'indagine rilasciata dalla BoJ e condotta a settembre, le imprese stimano una dinamica dei prezzi all'1,6% e all'1,7%, rispettivamente, nell'arco di tre e cinque anni di tempo, rispettivamente, escludendo gli effetti dovuti al rialzo dell'Iva, dal 5% all'8% di aprile, e il prossimo atteso, salvo sorprese, a ottobre del 2015.