Piazza Affari chiude in rialzo una seduta proiettata verso un weekend decisivo per le sorti della Grecia e caratterizzata in tutta Europa da scadenze di opzioni e future su azioni e indici. Il Ftse Mib è salito dell'1,07%, un passo avanti a Madrid (+0,74%), Parigi (+0,25%) e Londra (+0,04%). In lieve rialzo gli spread dei principali titoli di Stato sul bund tedesco, anche se la borsa di Francoforte ha terminato in rosso (-0,54%). Il divario con il Btp si è allargato di 4 punti base, a 152 punti, mentre il rendimento dei titoli italiani è sceso lievemente al 2,27%. A Piazza Affari si sono messe in luce le banche, con Carige (+4,83%) in allungo nell'ultimo giorno di trattazione dei diritti sull'aumento, letteralmente rastrellati (+14,86%). Bene anche Bpm (+2,78%), Unicredit (+1,91%) e Banco Popolare (+1,45%). Corre Creval (+2,15%) nel giorno della vendita di Icbpi. Balzo di Cnh (+5,64%), con un report positivo di Oppenheimer sul settore dei macchinari, in luce Finmeccanica (+2,27%), Enel (+1,47%) e Mediaset (+1,93%). In lieve recupero Saipem (+0,43%) dopo il tonfo di ieri mentre sale Eni (+1,26%), con Socgen che vede positivamente una sua partecipazione a un aumento della controllata. Scivolano Ferragamo (-1,25%), Tenaris (-0,81%) e Terna (-0,81%). Debole anche Fca (-0,22%).
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