Piazza Affari in altalena con il Ftse Mib che passa in negativo e cede lo 0,5% a 17.330 punti. Si appesantisce il credito con Mps che lascia sul terreno il 3,21% e il Banco Popolare che perde il 2,82 per cento. Vendite poi sulle Generali (-3,07%) in attesa del cda della prossima settimana per arrivare ad una scelta per il successore di Greco che approderà a Zurich. Resta, inoltre, sotto pressione Saipem (-4,74%) ad aumento di capitale in corso con i diritti in asta al ribasso con un -48,8 percento. Acquisti invece su Tenaris (+3,41%), Mediaset (+2,37%), Intesa Sanpaolo (+1,62%) e Unicredit (+1,94%) . Si conferma al di sopra del prezzo dell'Opa ritoccato dalla Consob Ansaldo Sts (+0,91% a 9,94 euro), segno che il mercato si aspetta ulteriori iniziative da parte dei fondi. Sotto pressione Prelios (in asta al ribasso con un -5,47%), che ha annunciato un aumento di capitale da 66,49 milioni con uno sconto del 34,4% sul Terp a 0,1 euro per azione.
Il rialzo del greggio di ieri oltre i 32 dollari a New York ha spinto i listini di Asia e Pacifico a parte Tokyo (-0,85%), frenata dal balzo dello yen sul dollaro. Hanno chiuso in rialzo Shanghai (+1,53%), Shenzhen (+1,95%), Seul (+1,35%) e Sidney (+2,12%). Ancora aperta Hong Kong (+1,4%), chiusa per festività invece Taiwan.
In arrivo oggi il bollettino della Bce, con le relative previsioni sull'economia, insieme agli indici Markit dalla Germania. Quanto agli Usa sono previsti invece dati su occupazione e ordini di fabbrica e di beni durevoli. Difficoltà a Tokyo per i grandi esportatori, da Panasonic (-8,71%) a Hitachi (-7,81%) e Toyota (-2,14%). In controtendenza Sharp (+16,79%), alle prese con le offerte concorrenti della giapponese Innovation Network e della taiwanese Foxconn per salvare il gruppo.
Petrolio: in rialzo a 32,96 dollari  - Il petrolio è in rialzo sui mercati asiatici a 32,96 dollari per il barile Wti e a 35,73 dollari per il Brent.