PIÙ DELLA METÀ DEI DECESSI SU STRADA CASA-LAVORO - Quanto alle cause, la quota degli infortuni in itinere, avvenuti cioè nel tragitto casa-lavoro-casa, per le donne si conferma decisamente più elevata rispetto agli uomini, sia in valore assoluto (per il 2015 rispettivamente 49.721 casi contro 45.722), che in percentuale (21,9% contro 11,2%). L'incidenza del "rischio strada" sulle lavoratrici è ancora più marcata - prosegue l'Inail - se si prendono in considerazione le denunce dei casi mortali: per le donne, sempre per l'anno 2015, più di un decesso su due (52,7%) è avvenuto in itinere, mentre tra gli uomini il rapporto è di circa uno su cinque (22,1%).
CADUTA PRIMA CAUSA INFORTUNI - Prendendo in considerazione solo i casi avvenuti in occasione di lavoro, la caduta si conferma la prima causa di infortunio per le donne (30,7% sul totale degli infortuni 'rosa') e la seconda per gli uomini (20,8%), seguita dalla perdita di controllo di una macchina/mezzo di trasporto (17,2%), che per i lavoratori rappresenta invece la prima causa (29,3%). Le conseguenze più rilevanti risultano essere contusioni e lussazioni, con pesi relativi maggiori per le lavoratrici (rispettivamente 35,6% contro il 28,2% dei lavoratori e 31,8% contro 25%).
12% DELLE INFORTUNATE È DI ORIGINE STRANIERA - Le denunce di infortuni accaduti a lavoratrici straniere nel 2015 sono state 27.352, pari al 12% del totale delle donne infortunate. Le più colpite, in valore assoluto, sono state le lavoratrici nate in Romania (5.195 casi), Albania (1.983) e Marocco (1.969). Diciannove i casi mortali, pari al 17,3% delle 110 denunce di incidenti mortali occorsi al totale delle lavoratrici.
GLI INFORTUNI NELLE SCUOLE - Nel 2015 sono stati denunciati quasi 15mila infortuni di insegnanti e maestri delle scuole pubbliche e private: circa l'87% dei casi ha riguardato le donne, coerentemente con la loro alta presenza nella categoria. Tra gli studenti, invece, la componente femminile è pari al 43% dei circa 80mila infortuni accaduti nel 2015 nelle scuole pubbliche e private.
MENO CASI TRA LE CASALINGHE - Le denunce legate alla polizza assicurativa contro gli infortuni domestici (obbligatoria per tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni che si occupano della cura della casa in maniera abituale, esclusiva e gratuita) sono state nel 2015 complessivamente 637. La quasi totalità (623) ha riguardato, come presumibile, le donne, con un calo del 15,7% rispetto alle 739 denunce femminili del 2014 (su un totale di 757). Nel quinquennio 2011-2015 sono stati indennizzati 307 casi in rendita per menomazione permanente (di cui 299 a donne) e 16 casi con rendita ai superstiti per esito mortale dell'infortunio, tutti con vittime donne.