"Due ore positive con imprenditori e associazioni di categoria, incontro concreto, proficuo. inizia un percorso comune che parte dal lavoro, stop burocrazia, sviluppo infrastrutture per rilancio dell'economia e del Paese". Così Matteo Salvini al termine dell'incontro al Viminale con i rappresentati delle imprese.Â
Dal governo c'è piena disponibilità al confronto con l'Ue e a limare tutto ciò che si può, avrebbe detto Salvini duramte l'incontro secondo quanto riportato da alcuni partecipanti. Ma se qualcuno pensa che con gli zerovirgola si possa tornare alla preistoria, questo non è accettabili. Salvini, sempre in risposta alle sollecitazioni avanzate dagli industriali al tavolo, avrebbe anche ribadito che non ci sarà nessuna nuova tassa sulle automobili.
"Oggi per la prima volta dall'insediamento il governo ha convocato i rappresentanti del mondo dell'economia e riusciamo dialogare in termini di confronto", ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. "Il clima e il dialogo sono sicuramente andati bene, ora però aspettiamo i fatti".Â
"Un elemento importante è che la trattativa con l'Ue per evitare una procedura infrazione è ora nelle mani del premier, assume determinazione e legittimazione politica. E dunque c'è l'auspicio che non si entri in procedura che potrebbe comportare effetti negativi come la chiusura dei fondi di coesione e un rientro forzato del debito", ha detto ancora Boccia.Â
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia ha posto tra l'altro il tema del balzello sull'acquisto delle auto, gli artigiani della burocrazia, le cooperative dell'utilizzo del reddito di cittadinanza per favorire la nascita di start up.
Boccia è stato il primo a parlare ribadendo l'irrinunciabilità delle infrastrutture, ha ripetuto che con Bruxelles ci si può confrontare se nella finanziaria il deficit in eccesso viene utilizzato per misure che favoriscano la crescita ed ha raccomandato di non penalizzare il settore auto, anche per i pesanti riflessi che avrebbe su tutta la filiera italiana.
Il tema delle infrastrutture è stato affrontato anche dagli artigiani, che hanno parlato della necessità di snellire la burocrazia. Dalle cooperative è arrivata la proposta di utilizzare il reddito di cittadinanza, liquidato in anticipo, come capitale per costituire start up e nuove imprese cooperative. Gli agricoltori - al tavolo è presente il presidente di Coldiretti Ettore Prandini - hanno chiesto autorevolezza e decisione nel confronto con l'Ue, in particolare sul bilancio comunitario agricolo.
 Â