Il Comune si può 'camuffare' da Agenzia delle Entrate per arrivare con più velocità a pignorare una parte del conto corrente o dello stipendio a chi non paghi le tasse locali, come l'Imu o quella sui rifiuti. L'accelerazione della procedura è contenuta in un articolo della manovra in discussione in Parlamento. La norma non riguarda le multe stradali, anche se è circolata la voce che sarebbe allo studio un emendamento per includerle.
"I cittadini non si devono preoccupare, non mi risulta", ha rassicurato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il segretario della Lega Matteo Salvini, è però partito all'attacco: "Se entrano nel tuo conto corrente per pignorare, secondo me siamo all'Unione sovietica fiscale, lo stato di polizia fiscale".
La nuova procedura rientra fra quelle di contrasto all'evasione: si stima che siano 19 i miliardi ancora non riscossi dagli enti locali. In pratica, prima di avviare l'iter che portava al pignoramento, finora il Comune doveva compiere due passaggi: il primo era l'accertamento, con cui il debitore veniva sollecitato a pagare e veniva invitato a giustificare il ritardo. Se il debito non veniva comunque saldato, scattava il secondo passaggio, cioè l'emissione della cartella esattoriale. Con la nuova formula, accertamento e cartella diventano una sola cosa.
Quindi: entro tre mesi dalla notifica dei mancati pagamenti, i Comuni potranno attivare le procedure di riscossione, che resteranno sospese per altri sei mesi per consentire agli interessati di mettersi in regola. Dalla notifica dei mancati pagamenti all'avvio della procedura forzosa di riscossione (fermo amministrativo, pignoramento o ipoteca, strumenti già in atto da tempo) passeranno in sostanza circa nove mesi. Ovviamente, restano tutti i limiti e le scadenze intermedie che garantiscono i cittadini dal momento in cui viene emesso il bollettino per la tassa locale fino all'esecuzione 'forzosa' con il pignoramento. Fra l'altro, gli enti locali avranno anche l'obbligo dell'invio di un sollecito di pagamento per il recupero di importi fino a 10 mila euro e i debitori potranno scaglionare i pagamenti, con un massimo di 72 rate.
Intanto arriva il via libera della Commissione Ue alla manovra italiana 2020, nonostante per Bruxelles "pone rischi di non rispetto del Patto di stabilità ", ovvero potrebbe portare "ad una deviazione significativa dal cammino verso il rispetto dell'obiettivo di medio termine". Inoltre persiste il rischio di "non rispetto del benchmark di riduzione del debito", così come per Belgio, Spagna e Francia, scrive Bruxelles nella sua opinione. La Commissione Ue tornerà a valutare i conti pubblici in primavera.
 "Invitiamo tutti gli Stati a rischio di non rispetto del Patto a prendere le misure necessarie all'interno del processo nazionale di bilancio per assicurare che il bilancio 2020 rispetti le regole", ha detto il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. Tra i Paesi a rischio di non rispetto delle regole, "quelli che ci preoccupano di più sono quelli con debiti alti che non sono stati ridotti abbastanza velocemente", ovvero Spagna, Belgio, Francia e Italia, precisa Dombrovskis.
Belgio, Spagna, Francia e Italia "ci si aspetta che non rispettino la regola del debito" e "non hanno usato a sufficienza le condizioni economiche favorevoli per mettere in ordine i loro conti pubblici. Nel 2020 pianificano o nessun significativo aggiustamento o addirittura un'espansione. Questo preoccupa perché i debiti molto alti limitano la capacità di rispondere agli shock economici e alle pressioni del mercato", ha aggiunto Dombrovskis.
Sull'accoglienza dell'Ue alla manovra "siamo fiduciosi. Abbiamo messo in piedi una manovra che, in un quadro complesso, riesce a dare più soldi ai cittadini, alle famiglie, alle imprese, ai lavoratori, tenendo in ordine i conti. E' una manovra solida e ragionevolmente espansiva. Con Bruxelles non avremo problemi", ha detto il premier Giuseppe Conte a margine di un evento Anci ad Arezzo.