"Un padiglione in cui la gente possa entrare facilmente, avere una grande esperienza emotiva e immersiva, uscire sognante di una bellezza italiana che unisce le persone, proprio come il nome del nostro progetto ('La bellezza unisce le persone'), e che in 18 minuti faccia questo percorso che sarà una storia che porta dalla memoria dell'Italia degli ultimi 500 anni al futuro dell'Italia innovativa, sostenibile, inclusiva che si pone qui a Expo". Questo, spiega il commissario generale per l'Italia all'Esposizione 2020 di Dubai Paolo Glisenti, l'impegno del nostro paese nella realizzazione del Padiglione italiano, per il quale sono partiti ufficialmente i lavori, con la cerimonia per la posa della prima pietra.
"Sarà uno dei pochissimi padiglioni visibili dai 4 lati, quindi sarà molto visto anche da lontano: visibile non solo perché colorato col più grande tricolore mai costruito con tre navi che ne fanno la tettoia, ma perché sarà tutto illuminato e trasparente offrendo già a distanza un'esperienza molto forte ai visitatori", spiega Glisenti, che proprio per la strategicità della posizione, "in un punto nevralgico di Expo, vicino a quelli degli Emirati, India, Usa e Giappone, quindi in un punto di grande transito", si aspetta che venga visitato da "5 ma anche 5,5 milioni di visitatori, quasi 30 mila al giorno". Grande anche il ritorno che l'Italia si aspetta da questa partecipazione.
"Expo è un'operazione destinata a essere una leva di promozione del made in Italy all'estero e il primo obiettivo è farne una piattaforma di promozione del made in Italy. Poi puntiamo a fare della presenza italiana una leva di attrazione di investimenti verso l'Italia: qui transitano tutti i grandi fondi sovrani, private equity e banche, e Expo Dubai può essere una grande occasione per recuperare terreno nell'attrazione di investimenti. Infine c'è l'opportunità di catturare i nuovi flussi turistici, su cui siamo un po' indietro: Expo è una grande occasione per prenderli, proponendo un modello di turismo nuovo, sempre più esperienzale e non solo tradizionale classico", spiega Glisenti, sottolineando che "questi sono i 3 obiettivi che ci diamo e da questo punto di vista Expo Dubai è un'occasione quasi irrinunciabile da usare come acceleratore".
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