Peggiorano nel finale le borse europee insieme a Wall Street dopo l'inatteso calo dell'indice della fiducia dei consumatori Usa e dell'indice manifatturiero della Fed di Richmond. Chiusura debole per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib ha ceduto l'1,44% a 23.090 punti.
Madrid (-1,9%), Londra (-1,7%), Parigi (-1,65%) e Francoforte (-1,6%). Proseguono gli acquisti sul colosso chimico francese Arkema (+7,2%) che, indicata come preda del fondo Elliot, già titolare di una piccola quota, sta valutando, secondo indiscrezioni, una serie di cessioni in chiave difensiva.
Acquisti anche su Nmc Health (+4,39%), oggetto degli acquisti di Clermont Group, e Tullow (+2,75%), su indiscrezioni di stampa relative a un interesse di Cnooc per alcune attività in Kenia. Sotto pressione Commerzbank (-4,45%), penalizzata dagli analisti e, in Piazza Affari, Banco Bpm (-4%), Intesa (-1,75%) e Unicredit (-1,68%) con lo spread in rialzo a 149 punti.
Mercati azionari asiatici e dell'area del Pacifico in direzioni diverse dopo il 'lunedì nero': Tokyo, chiusa per festività alla vigilia, si è allineata agli scivoloni da Coronavirus con un calo superiore ai tre punti percentuali, ma Hong Kong verso la chiusura si muove attorno alla parità e le Borse cinesi segnano un calo dello 0,6% con Shanghai e un rialzo di mezzo punto per il listino di Shenzhen.
 Bene Seul (+1,1% con l'indice generale Kospi, +2,7% con quello 'tecnologico' Kosdaq), in calo invece dell'1,6% Sidney.
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Quotazioni del petrolio in recupero dopo il crollo di ieri per i timori dettati dall'impatto del Coronavirus sulle economie mondiali. Seppure ancora di bassa intonazione il greggio Wti del Texas guadagna 58 centesimi a 52,01 dollari al barile. Il Brent europeo sale di 65 centesimi a 56,96 dollari al barile.