"Non possiamo non esserci come Regione": l'assessore regionale umbro allo Sviluppo economico Michele Fioroni parla così dell'appuntamento con l'Expo, in programma a Dubai da ottobre 2020 ad aprile 2021. La Giunta ha infatti confermato il piano con il coordinamento dello stesso assessorato allo Sviluppo economico.
Fioroni torna così a parlare, con l'ANSA, dell'approvato (giovedì scorso da parte della Giunta regionale) Programma 2020 per l'internazionalizzazione, a supporto delle imprese umbre. Un piano, quindi, che la Regione, secondo Fioroni, "è pronta a rivedere e rimodulare" anche perché la ripresa, passata la fase emergenziale da coronavirus, per l'assessore "sicuramente partirà per l'internazionalizzazione".
"Noi avevamo predisposto un piano sull'internazionalizzazione - spiega l'assessore - che era figlio di una revisione di quanto fatto in passato, dopo aver visto ciò che era andato bene e ciò che era andato male e soprattutto mettendo più fondi". Al momento le risorse in totale sono pari a circa 5 milioni e mezzo di euro, comprensivi dei 2 milioni aggiunti grazie quindi alla rimodulazione dei fondi Ue. Una parte consistente degli strumenti attivabili per sostenere le imprese in questo particolare momento, con il tessuto economico regionale ulteriormente indebolito, sono riservati per la partecipazione a fiere internazionali. Un problema che "sotto certi aspetti c'è", commenta Fioroni, perché ci sono aziende, osserva poi, "che hanno sostenuto già delle spese per delle fiere che non hanno fatto". "Quindi su questo versante - aggiunge l'assessore - stiamo già cercando di capire come andargli incontro sui criteri di rendicontazione, considerando gli slittamenti in avanti". Misure sull'internazionalizzazione che, come ricorda ancora Fioroni, erano state concertate con le categorie dell'impresa e qualche giorno fa, sottolinea, "ci è stato chiesto proprio di rafforzare le quote che venivano date sulla partecipazione alle fiere". "Noi abbiamo quindi approvato un piano ma ora lo scenario - ribadisce l'assessore regionale - è così mutevole che siamo pronti a rivedere e rimodulare sulla base di quelle che saranno le necessità. Fermo restando che nei vari assi del Por ci possiamo muovere con degli schemi prestabili e non possiamo fare come ci pare". In linea di massima però evidenzia Fioroni sono stati messi più fondi sull'internazionalizzazione a supporto delle imprese "perché questa è una delle sfide del sistema".
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