E guerra aperta tra governo e Aspi, a suon di lettere, accuse ed esposti.
"La nuova proposta che ci avete da ultimo comunicato, che modifica i termini dell'accordo transattivo e ipotizza un processo di cessione 'dual track', appare completamente diversa dalle condizioni e dai termini indicati nella originaria proposta del 14 luglio scorso". Lo scrive il Governo nella lettera inviata ai vertici di Atlanti a e Autostrade per l'Italia, che l'ANSA è riuscita a visionare.
   "A tacer d'altro - si aggiunge -, il processo indicato rimane incerto nei tempi e nell'esito finale, con il risultato che appare assolutamente inidoneo a definire la vertenza". Il nuovo processo, che è stato comunicato al governo nelle lettere del 29 settembre, si fa inoltre presente, "non è coerente con gli impegni da voi stessi congiuntamente assunti nei confronti del governo il 14 luglio".
   Nella lettera si definisce inoltre "inaccettabile" che le due società muovano "al Governo la grave accusa di volere 'impedire di svolgere un trasparente processo competitivo di mercato'" e si sottolinea come "il coinvolgimento di Cassa depositi e prestiti, come si ricava dalla corrispondenza intercorsa", sia "stato ipotizzato sempre e comunque sulla base di criteri competitivi e di prassi correnti di mercato".
   Infine, si evidenzia, "questo stato di incertezza e le continue modifiche da voi richieste stanno producendo l'effetto di ritardare gli investimenti e i miglioramenti della rete infrastrutturale, che pure avevate a più riprese promesso e che rappresentano un'esigenza ineludibile nell'interesse degli utenti".Â
Atlantia ha immediatamente risposto punto su punto, bollando come false le accuse del governo sulla revisione dell'accordo del 14 luglio e presentando un nuovo esposto alla Consob e alla Commissione europea chiedendo di "valutare urgentemente i provvedimenti da adottare a
seguito delle dichiarazioni rilasciate a mercati aperti dal Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, e dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, che hanno determinato la sospensione delle negoziazioni per eccesso di ribasso".Â
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