Al via i saldi estivi, da oggi in Sicilia e dal 3 luglio in quasi tutta Italia. Ultime a partire la Puglia il 24 luglio e la Basilicata il 2 agosto. Caccia all'affare per i consumatori e auspici di ripresa per i commercianti, che sperano in una forte spinta al consumo dopo le restrizioni imposte dalla pandemia. Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, quest'anno per l'acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 171 euro - pari a 74 euro pro capite - per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro. I consumatori del Codacons prevedono percentuali di sconto "da subito altissime" e vendite in crescita del 15-20% rispetto allo scorso anno, ma "al di sotto dei valori pre-Covid".
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"Dopo l'annus horribilis, l'auspicio è che riparta la corsa allo shopping. C'è tanta voglia di libertà e di ritorno ad una nuova normalità ", commenta Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio. "Per questi saldi - spiega Borghi - ci aspettiamo consumi in crescita rispetto allo scorso anno ma, soprattutto, una conferma del trend degli acquisti nei negozi di prossimità , dopo il forzato ricorso agli acquisti sul web". In questo senso Confcommercio si attende dal Governo "una forte presa di posizione", già nel prossimo incontro dei Ministri delle Finanze e Governatori delle Banche centrali del G20 a Venezia, per l'introduzione di un'imposta minima globale sui ricavi dei colossi del web nei Paesi in cui operano, come "soluzione fondamentale per riequilibrare i rapporti di forza in un mercato che non può rimanere senza regole".
E' sempre bene ricordare le regole d'oro per acquistare in sicurezza. 1. Cambi: a discrezione del commerciante, ma scatta l'obbligo se il capo è danneggiato o non conforme. 2. Prova dei capi: non c'è obbligo. 3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate. 4. Prodotti in vendita: i capi in saldo hanno carattere stagionale. 5. Indicazione del prezzo: quello originale, lo sconto e il prezzo finale. 6. Rispetto delle distanze. 7. Disinfezione delle mani. 8. Mascherine. 9. Modifiche sartoriali: sono a carico del cliente. 10. Numero massimo di clienti in store: con esposizione in vetrina di un cartello con il numero massimo.Â
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