E' decollato alle 22.36, con mezz'ora di ritardo, il volo AZ 01586 Cagliari-Roma, l'ultimo della storia di Alitalia. Alle 23.22 è atterrato a Fiumicino, chiudendo così una storia lunga quasi 75 anni per l'ex compagnia di bandiera. Nasce l'era di Ita. Aereo praticamente pieno, con circa 180 passeggeri a bordo, alla cloche il comandante Andrea Gioia, 55 anni, 15mila ore di volo, formatosi alla scuola di volo di Alitalia. Un volo che assume una valenza ancor più simbolica visto che è stato anche l'ultimo collegamento 'tricolore' con la Sardegna, da sempre servita da Alitalia. Nella gara per la continuità territoriale, infatti, Volotea ha avuto la meglio su Ita e da domani sarà il vettore spagnolo low cost a garantire i collegamenti dai tre aeroporti sardi con Roma e Milano a tariffe agevolati per i residenti nell'Isola.
"Signori e signori innanzitutto volevo ringraziavi per averci accompagnato durante questi 74 anni. E' il nostro ultimo volo Alitalia e di cuore grazie per aver volato sempre con noi e per averci dato fiducia". Questo il messaggio commosso di saluto della hostess Laura Canto che ha postato il video sulla sua pagina Facebook. "E ora voglio avere io l'onore di fare l'ultimo annuncio per questo volo. Signori e signori buongiorno, siamo pronti per l'imbarco del volo Alitalia AZ1581 con destinazione Cagliari attraverso l'uscita E23. Imbarchiamo i passeggeri dalla fila 31 alla fila 15. Alitalia ringrazia per aver scelto i propri servizi e vi augura buon volo", ha concluso la hostess.
Ultimo giorno Alitalia, il saluto commosso della hostess
Tra gli obiettivi a cui punta la newco, quella di essere la compagnia aerea più verde in Europa. "Mi impegno a far sì che entro il 2025 Ita sia la compagnia aerea non low cost più ecologica d'Europa, e questo grazie agli accordi con Airbus per la fornitura di aerei di ultima generazione", ha detto Altavilla, ma il presidente si impegna anche "affinché Ita metta davvero il cliente al centro della politica commerciale" e che "rispetti i canoni di corretta gestazione economica".
Ita decollerà ufficialmente alle 6.20 di venerdì 15 con il volo Milano Linate-Bari, avrà una flotta di 52 aerei e una forza lavoro di 2.800 persone, contro i 10.500 lavoratori della vecchia Alitalia. E proprio su questi numeri si è consumato uno scontro tra l'azienda e i sindacati con scioperi, proteste e manifestazioni di piazza.
Prosegue a Fiumicino la mobilitazione permanente, giunta al 47esimo giorno, dei lavoratori della ex compagnia di bandiera. Oltre 400 dipendenti, molti in divisa, hanno mostrato con "orgoglio" t-shirt e cartelli con loghi e simboli di Alitalia o slogan come "Insorgiamo" e "Resistenza". Tra i lavoratori, dopo gli interventi dei sindacalisti, si sono susseguiti capannelli di "congedo" e commozione, comprese foto ricordo di gruppo di piloti ed assistenti di volo. E la mobilitazione proseguirà anche in occasione del decollo di Ita dalle 10 alle 18. Le sigle sindacali chiedono, in particolare, "garanzie" sui rami handling e manutenzione, "garanzie sull'assunzione" dei lavoratori Alitalia da parte di Ita, la "cancellazione del regolamento aziendale" con applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro.
Il marchio Alitalia va a Ita per 90 milioni di euro. Come si legge in una nota si è conclusa, in data odierna, la procedura di offerta pubblica avente per oggetto il marchio Alitalia Spa e il dominio www.Alitalia.com. Ad aggiudicarsi l'oggetto della procedura competitiva è stata la società ITA Spa ad un valore di 90 mln di euro.
Intanto, ai lavoratori di Alitalia è stata accreditata questa mattina la metà restante degli stipendi di settembre. I dipendenti sono stati avvertiti ieri sera dai commissari straordinari Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso, con una comunicazione interna: "Possiamo ora confermarvi che abbiamo dato mandato affinché sia accreditato il rimanente 50% degli stipendi". Questo segnala di fatto lo sblocco della partita sulla cessione del marchio: i commissari avevano spiegato a fine settembre che la restante metà sarebbe stata accreditata non appena avessero avuto evidenza "sull'esito del bando del marchio".Â