Ha chiuso in calo a 216,5 punti il differenziale tra i Btp italiani e i Bund decennali tedeschi contro i 241 punti segnati ieri a fine seduta. In ribasso di 36,4 punti il rendimenbto annuo italiano al 3,799%, contro gli 11,1 punti in meno segnati in Germania e i 16,6 punti in meno della Francia.
E' andata bene a Piazza Affari, meglio che nel resto d'Europa, di cui è stata la regina nel giorno in cui il consiglio straordinario della Bce ha deciso di mettere a punto uno scudo anti-spread. L'Indice Ftse Mib è salito del 2,87% a 22.473 punti, doppiando gli altri listini del Vecchio Continente. In ripresa gli scambi per oltre 2,4 miliardi di euro di controvalore, più che nella vigilia (2,06 miliardi), ma meno di venerdì scorso (3,36 miliardi). Con il calo dei rendimenti, che si traduce in un maggior valore dei titoli in portafoglio di banche e assicurazioni, sono letteralmente volati i titoli del comparto, da Fineco (+6,73%) a Intesa (+4,6%), da Unicredit (+3,74%) a Bper (+3,93%), Banco Bpm (+3,43%) e Generali (+4,06%). E' andata bene anche al settore dell'auto da Pirelli (+4,93%)., che ha recuperato lo scivolone della vigilia, a Ferrari (+3,29%) e Stellantis (+2,82%). Hanno fatto meglio Iveco (+4,53%) e Campari (+4,43%), sulla scia dell'ottimismo scatenato dalla decisione della Bce. Pochi i segni meno, limitati a Saipem (-5,41%) e Tenaris (-2,98%), legate alle quotazioni del greggio (Wti -1,97% a 116,93 dollari al barile), dopo l'inatteso rialzo di 1,95 miliardi di barili delle scorte settimanali Usa, previste in calo di 1,31 miliardi. Non ha sofferto invece Eni (+0,64%), in controtendenza con il resto del settore in Europa, che ha annunciato l'impegno per un aumento delle importazioni di gas da altri Paesi dopo il taglio del 15% annunciato dalla russa Gazprom. Bene Italgas (+1,21%), che ha presentato il Piano Strategico 2022-2028 con 8,6 miliardi di investimenti.
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