Le Borse europee provano a lasciarsi alle spalle una settimana difficile, chiudendo con rialzi rotondi la prima seduta della nuova ottava. A Londra l'indice Ftse 100 è salito dell'1,5% a 7.121 punti, a Francoforte il Dax è cresciuto dell'1,06% a 13.265 punti mentre a Parigi il Cac 40 ha brillato meno (+0,64% a 5.920 punti), deluso dal voto francese che ha privato il presidente Emmanuel Macron della maggioranza assoluta in Parlamento.
La Russia non riesce a frenare la corsa del rublo, nonostante la riduzione di 1.050 punti base dei tassi da parte della Banca Centrale, che li ha progressivamente riportati dal 20% al 9,5%, e l'allentamento delle misure di controllo sui capitali introdotte per contrastare le sanzioni seguite alla guerra in Russia. Il rublo avanza del 3,8% a 55,25 dollari, confermandosi quest'anno la migliore valuta al mondo, con un rialzo superiore al 35%. Un andamento che preoccupa le autorità russe, rendendo meno competitive le loro esportazioni, ma che fino ad ora la banca centrale non è stata in grado di contrastare.