Mercati azionari del Vecchio continente in miglioramento dopo il Bollettino della Bce, con la Borsa di Milano che si muove attorno alla parità e un calo della tensione sui titoli di Stato europei.
I listini azionari limano generalmente i cali dell'avvio, con ribassi che vanno dallo 0,6% di Parigi allo 0,1% di Madrid.
Piazza Affari si muove attorno alla parità con escursioni in terreno positivo, sostenuta soprattutto dalla banche: Unicredit sale del 6% a 11,3 euro dopo l'annuncio di migliormento delle stime 2023, con Fineco e Banco Bpm in crescita di oltre tre punti percentuali. Intanto il tasso del Btp a 10 anni si allenta e si riporta su quota 4%, con l'euro che prova a migliorare ma sempre ampiamente sotto la parità contro il dollaro e il gas che si riporta sui livelli della chiusura di ieri attorno a quota 190 euro al Megawattora. In Borsa a Milano sempre deboli Diasorin, Moncler e Stm, che cedono oltre due punti percentuali.
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Il rialzo dei tassi da parte della Federal reserve e il timore che la stretta monetaria prosegua, ha appesantito tutti i mercati azionari asiatici e dell'area del Pacifico, con Hong Kong penalizzata dalla scelta obbligatoria di aumento dei tassi sul dollaro locale legato a quello statunitense. La Borsa dell'ex colonia britannica si avvia infatti alla chiusura in ribasso di circa due punti percentuali, mentre Tokyo (-0,4%) resiste dopo la scelta della Banca centrale giapponese di non variare la politica monetaria con conseguente crollo dello yen ai minimi da 24 anni. In lieve calo i listini cinesi (Shanghai -0,3%, Shenzhen -0,4%), con Taiwan in ribasso di circa un punto percentuale. Debole anche Seul (-0,6% finale), mentre Sidney ha chiuso in forte calo, con un ribasso finale dell'1,5%. Sulla Borsa australiana sono quotati diversi titoli che possono anticipare l'avvio dei loro settori in Europa e i futures sulla partenza dei mercati del Vecchio continente sono chiaramente negativi.