Rallentano il passo le principali borse europee dopo il calo degli indici Pmi in Germania, Francia, Regno Unito e nell'Ue. La migliore è Madrid (+0,72%), seguono Francoforte e Parigi (+0,3% entrambe), Milano (+0,2%) e Londra (-0,53%). Girano in negativo i futures su New York, dove è atteso nel pomeriggio l'analogo indice che misura la fiducia dei manager addetti agli acquisti. In frenata il greggio (Wti -1,23% a 84,01 dollari al barile) e il gas (-9,09% a 103,25 euro al MWh), mentre risale l'oro (+1,43% a 1.648,49 dollari l'oncia). Bene il ferro (+0,59% a 682,5 dollari la tonnellata), poco mosso l'acciaio (+0,08% a 3.637 dollari la tonnellata). In rialzo il dollaro a 1,017 euro e 149,26 yen, mentre la sterlina si rafforza a 1,1335 biglietti verdi. Cede il comparto dell'energia, da Shell (-1,79%) a TotalEnergies (-1,28%) e Bp (-0,9%). Più cauta Eni (-0,3%), mentre nel settore delle utility regolate sale Terna (+0,9%), dopo la raccomandazione d'acquisto di Ubs, unica nel settore in Europa. Acquisti sui produttori di semiconduttori Asml (+1,84%) ed Stm (+1,32%) e Infineon (+1,1%). Debole il colosso dei servizi per il commercio elettronico (-12,67% dopo il crollo della rivale Tencent (-11,43%) a Hong Kong in una giornata difficile per il comparto tecnologico in Cina a conclusione del 20/o congresso del Partito Comunista. Effetto conti trimestrali su Renault (-3,13%), che li ha diffusi venerdì scorso, mentre cede Bmw (-1,76%) per i timori sulle forniture di microchip indicati da un membro del Cda in visita ad uno stabilimento in Germania. Tiene Stellantis (+0,34%) in vista dei conti trimestrali attesi il prossimo 3 novembre. In calo invece il comparto del lusso, da Moncler (-2,37%), in attesa dei conti dei 9 mesi. Positivi i bancari Lloyds (+1,46%), SocGen (+1,24%) e Barclays (+1,16%) insieme a Bper (+0,9%). Più caute Unicredit (+0,3%) e Intesa (+0,19%), debole Banco Bpm (-0,31%) insieme a Mps (-0,5%).