Le Borse europee girano in calo, dopo l'avvio negativo di Wall Street e nonostante i dati sul mercato del lavoro statunitense. L'attenzione degli investitori, dopo la frenata dell'inflazione, si concentra sulle prossime mosse delle banche centrali sul tema del rialzo dei tassi per frenare la corsa dei prezzi. Invertono la rotta i rendimenti dei titoli di Stato che tornano a salire e l'euro che si indebolisce a 1,0546 sul dollaro.
   L'indice d'area stoxx 600 cede lo 0,2%. Si muovono in terreno negativo Parigi e Milano (-0,2%), Francoforte (-0,4%), mentre sono in rialzo Londra (-0,6%) e Madrid (+0,2%). I principali listini europei sono appesantiti dalle utility (-0,4%), con il prezzo del gas che sale a 68 euro al megawattora (+4,7%). Male anche il comparto immobiliare (-0,8%) e la farmaceutica (-0,7%).
   Balzano le Tlc (+0,5%) e l'energia (+0,4%), quest'ultima con il prezzo del petrolio in rialzo. Il Wti si attesta a 73,1 dollari al barile (+0,2%) e il Brent a 78,1 dollari (+0,4%).
   Allungano il passo le banche (+1,2%) mentre restano pesanti le assicurazioni (-1%).
   A Piazza Affari scivola Mps (-3,5%). Male anche Intesa (-0,3%) e Bper (-0,2%). In controtendenza Banco Bpm e Unicredit (+0,6%). In fondo al listino principale Hera (-2,6%), Amplifon (-2,2%) e Prysmian (-1,9%). Corrono Tenaris (+2,4%) e Cnh (+1,4%). (ANSA).
  Â