La "sanzione penale ci deve stare veramente nei casi gravi, come frode, omessa dichiarazione, fatture per operazioni esistenti, dove c'è un comportamento callido, subdolo del contribuente; ma nei casi in cui c'è tra virgolette un'evasione di necessità in cui il contribuente ha esposto tutto, nella dichiarazione ha messo tutti gli imposti ma non ce l'ha fatta a pagare, si applicheranno sanzioni amministrative ma non quelle penali. Questa è un po' la logica".
   Lo ha detto il viceministro dell'Economia Maurizio Leo sulla delega al governo per la riforma fiscale approvata ieri dal consiglio dei ministri.Â
"Per i prodotti per l'infanzia, così' come i beni primari pensare ad un'aliquota zero a me sembra un intervento saggio da adottare", ha aggiunto Leo sui prodotti che potrebbero rientrare nell'Iva zero nell'ambito della riforma fiscale.
Per quanto riguarda più in generale la revisione dell'Iva, Leo ha detto che le aliquote del 5% e 10% "possono formare oggetto di rivisitazione": "abbiamo alcuni beni con aliquota al 22% - ha esemplificato - penso ad una bottiglia di acqua minerale, che si può ovviamente riportare nell'ambito del 10% dove carne pesce, ecc".Â
  Â