(ANSA) - ROMA, 31 MAR - Dopo due mesi di crescita, l'Istat
registra a gennaio un calo congiunturale del fatturato
industriale, imputabile soprattutto alla componente estera. Il
calo rispetto a dicembre, al netto dei fattori stagionali, è
dell'1,1%, con una dinamica negativa su entrambi i mercati
(-0,3% su quello interno e -2,6% su quello estero) con un
andamento negativo "di tutti i
raggruppamenti principali di industrie, soprattutto dell'energia
e dei beni intermedi", si legge in una nota.
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale
cresce in termini tendenziali dell'8,6%, con incrementi del 9,1%
sul mercato interno e del 7,7% su quello estero.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a
gennaio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano una
flessione congiunturale della stessa intensità per i beni di
consumo e per i beni strumentali (-0,4% da dicembre), più
marcata per i beni intermedi (-1,5%) e per l'energia (-4,4%). Su
base annua, l'Istat registra invece "incrementi tendenziali
marcati per i beni di consumo (+14,8%), per i beni strumentali
(+16,4%) e per l'energia (+9,7%), mentre per i beni intermedi si
registra una lieve diminuzione rispetto a gennaio 2022 (-0,1%)".
Nel comparto manifatturiero, quasi tutti i settori di
attività economica mostrano una crescita tendenziale, fanno
eccezione solo il comparto chimico (-7%) e la metallurgia
(-2,2%). Gli aumenti maggiore riguardano i mezzi di trasporto
(+25,5%) e i prodotti farmaceutici di base e preparati
farmaceutici (+20,8%).
Al netto dell'effetto dei prezzi, a gennaio "l'indice
destagionalizzato del fatturato in volume, relativo al settore
manifatturiero, registra una flessione in termini congiunturali
(-2,1%). Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio il
volume del fatturato del comparto manifatturiero cresce in
termini tendenziali dello 0,5%, con un incremento molto più
contenuto di quello in valore (+9,1%)", si legge nel comunicato.
(ANSA).