Le risorse del Pnrr non sono soldi gratis e bisogna agire con responsabilità concentrandosi sulle opere che servono davvero al Paese. Lo ha detto il presidente della Confindustria, Carlo Bonomi intervenendo al Live in Napoli di Sky.
"Era evidente che c'era un problema - ha detto Bonomi - e bisognava intervenire subito. Temo che se la Commissione non vuole venire meno alla scadenza naturale del Piano noi entro il 2026 avremo delle grandi difficoltà . Siamo davanti a un bivio: scegliere quei progetti essenziali per il Paese e creano Pil potenziale oppure fare una marea di interventi ma ricordiamoci che non sono soldi gratis".Â
Le risorse del Pnrr non sono soldi gratis e bisogna agire con responsabilità concentrandosi sulle opere che servono davvero al Paese ha sottolineato Bonomi. "Era evidente che c'era un problema - ha detto Bonomi - e bisognava intervenire subito. Temo che se la Commissione non vuole venire meno alla scadenza naturale del Piano noi entro il 2026 avremo delle grandi difficoltà . Siamo davanti a un bivio: scegliere quei progetti essenziali per il Paese e creano Pil potenziale oppure fare una marea di interventi ma ricordiamoci che non sono soldi gratis".
"Il Paese - ha detto il presidente di Confindustria - ha poco memoria. Confindustria era critica sul piano Pnrr del Governo Conte perché non vedeva in quel piano la realizzazione di quello che doveva essere lo spirito del Piano, cioè uno strumento per spingere l'economia usciti dalla crisi pandemica. Il problema è a monte. Ricordiamoci che arriva il Governo Draghi e in 40 giorni deve chiudere il Pnnr perché scadeva la presentazione in Europa e non ha potuto incidere. E' stato fatta una serie di interventi a pioggia e non sono state concentrate le risorse su quei progetti che servivano davvero al Paese. Un Paese che non ha un track record positivo nella realizzazione delle opere pubbliche. Per realizzare le opere sopra i 100 milioni in media ci mettiamo 15,7 anni". Bonomi ha sottolineato che "non sono soldi gratis, l'ultima rata - ha detto - la pagherà un 18enne che oggi non è ancora nato. aggraviamo le future generazioni di un debito. Bisogna affrontare questo tema con molta responsabilità ".
"Abbiamo l'86% di imprese familiari gestite dalla famiglia perché abbiamo gli imprenditori migliori del mondo per questo gli altri devono ricorrere ai manager". Cosi il presidente di Confindustria Carlo Bonomi a Live in Napoli di Sky in un panel sulle imprese familiari. "E' la nostra forza, la forza della nostra industria. Sei imprese su dieci sono di proprietà familiare, il 37% delle quali è una grande imprese. Un quinto delle grande imprese italiane sono di proprietà familiare. Abbiamo due necessità , la crescita, dobbiamo avere l'ossessione alla crescita, e dare una lettura per filiere industriali. Ci deve consentire di essere più forti sui mercati internazionali".
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