Valanga di emendamenti alla manovra.
La commissione Bilancio della Camera punta ad individuarne 600 da segnalare, da ripartire in una quota di 250 per la maggioranza, 320 per l'opposizione e 30 per il gruppo Misto. Lo ha deciso l'Ufficio di presidenza, che ha anche fatto slittare il termine per le segnalazioni, inizialmente previsto lunedì 18 novembre, spostandolo a mercoledì 20 novembre.
Gli emendamenti depositati in commissione dai partiti sono complessivamente 4.562, di cui oltre 1.200 della maggioranza.
Le quote sono suddivise tra i gruppi di maggioranza e opposizione in parte in quota fissa e in parte in quota proporzionale. La ripartizione degli emendamenti è quindi: 40 per Azione - Popolari Europeisti Riformatori - Renew Europe; 30 per Italia Viva - Il Centro - Renew Europe; 90 per il M5s; 120 per il Pd- Italia democratica e progressista; 40 per Avs; 54 per FI; 102 per FdI; 66 per la Lega; 28 per Noi Moderati; 30 per il Gruppo Misto.
La sfida ora è l'iter parlamentare. L'obiettivo è arrivare in Aula alla Camera tra il 15 e il 16 dicembre. "Vorremmo provare a chiudere la manovra anche in Senato prima di Natale", dice il ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ma "gli incastri di calendario - ammette - sono complessi".
La prima sfida è ridurre gli oltre 4.500 emendamenti a 600 segnalati (250 per la maggioranza, 320 per le opposizioni e 30 per il gruppo Misto).
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