"I prezzi carburanti continuano a
correre, nonostante il taglio delle accise sia ancora attivo e
l'Opec+ abbia annunciato l'incremento della produzione. A
condizionare il mercato è il fenomeno speculativo a livello
internazionale, che spinge sopra i 2 euro al litro i carburanti,
con ripercussioni pesantissime per i consumatori e insostenibili
per i gestori che vedono diminuire progressivamente la propria
redditività, scesa all'1,5%, a fronte dell'esplosione dei costi
di gestione". Lo denuncia Faib Confesercenti, secondo cui
"ancora poche settimane e il settore rischia il collasso".
Per Faib Confesercenti "è inconcepibile che il Governo
scarichi sui gestori il costo del taglio delle accise,
anticipato per circa un centinaio di milioni di euro. Il Governo
Draghi mentre pensa alla proroga del taglio, e a probabili nuovi
interventi rafforzativi, metta mano all'immediato risarcimento
economico dell'anticipazione pagata dai gestori al momento del
taglio sulle giacenze dei prodotti ad accise assolta e sia
adottata una norma che stabilisca in modo strutturale, in caso
di aumenti anomali, l'accisa mobile, con meccanismi di recupero
automatico. Il Governo sappia che le proteste sono già in atto e
che in assenza di rimborsi per le anticipazioni effettuate sono
pronti allo sciopero e alla chiusura dei distributori".
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