(ANSA) - TORINO, 05 GEN - "Tra pochi mesi l'intero sistema
dell'autotrasporto potrebbe collassare completamente". E'
l'allarme lanciato da Costantino Spataro, responsabile della
Fita Cna Piemonte e da Silvano Favi, presidente autotrasporto
Fita Cna Piemonte.
"I piccoli autotrasportatori - spiegano - non hanno la
minima forza contrattuale nei confronti dei grandi player della
grande distribuzione (supermercati), quindi l'aumento dei costi
verrà scaricato sugli autotrasportatori stessi. Un esempio: se
io lavoro per un supermercato, non posso aumentare la fattura
alla logistica del supermercato. Questo però non vuol dire che i
prodotti venduti al dettaglio non subiranno aumenti in quanto,
con il presunto rincaro della voce 'costo del trasporto', i
consumatori finali troveranno i prezzi maggiorati. Insomma
qualcuno gli aumenti li incasserà ma non saranno certo gli
autotrasportatori".
"Ma c'è di più: in realtà il dato dell'aumento del 2% sui
pedaggi autostradali - aggiunge Spataro - è un dato medio. La
Torino Milano è aumentata di oltre il 4%. Anche questo è un
costo di cui si deve fare carico l'imprenditore. Fino a dicembre
c'era l'aiuto dello Stato con gli incentivi sul costo del
carburante ma adesso non più e le aziende che soffriranno di più
sono quelle che hanno veicoli da euro4 in giù perché non avranno
sconti sull'accisa. Insostenibile. Per finire si sono verificati
aumenti significativi sulle tariffe di passaggio nei tunnel del
Frejus e del Monte Bianco. 50 euro a passaggio, il che equivale
a un salasso di quasi 600 euro a tratta. Questo diminuisce la
capacità competitiva degli autotrasportatori italiani rispetto a
quelli di altri paesi." (ANSA).