(ANSA) - ROMA, 18 GEN - Dopo lo storico traguardo di 52
miliardi nel 2021, l'export agroalimentare Made in Italy si
prepara a centrare un nuovo record annuale, toccando i 60
miliardi di euro con una crescita tendenziale del 17,3% nei
primi undici mesi del 2022. E questo nonostante la crisi
energetica e l'impennata di costi che hanno investito le imprese
del settore vino, pasta, ortofrutta, salumi e formaggi. Lo fa
sapere Cia-Agricoltori Italiani, commentando i dati Istat sul
commercio con l'estero, evidenziando la necessità ora di
consolidare il valore strategico acquisito.
"Numeri importanti che dimostrano qualità e valore indiscusso
del cibo italiano nel mondo - dichiara il presidente nazionale
di Cia, Cristiano Fini - tuttavia le aziende agricole faticano a
uscire dalla crisi, strette tra rincari ed effetti della guerra
e dei cambiamenti climatici". Per questo, secondo il presidente,
la politica deve sostenere il settore con risposte che vanno
verso la semplificazione e l'alleggerimento della burocrazia, il
riequilibrio dei rapporti di filiera e la remunerazione dei
redditi degli agricoltori, il miglioramento della logistica e
dei trasporti, la messa a punto di strumenti più moderni ed
efficienti per gestire le crisi di mercato e le conseguenze
degli eventi estremi. "Solo così - conclude Fini - si possono
rafforzare i risultati eccezionali sui mercati esteri e
consolidare il valore prioritario e strategico del nostro
agroalimentare". (ANSA).