(ANSA) - ROMA, 18 GEN - L'Alta velocità Salerno-Reggio
Calabria e Napoli-Bari, la linea ferroviaria Adriatica, il nuovo
collegamento tra Catania e Palermo, la Gronda di Genova,
l'ammodernamento della Statale jonica. Sono alcune delle
priorità più onerose, ritenute necessarie dalle imprese per
assicurare un adeguato sviluppo infrastrutturale del Paese. Nel
complesso, le priorità infrastrutturali di livello 1 sono 247.
Il loro valore è di oltre 200 miliardi di euro, il 52% dei
quali, per complessivi 104,5 miliardi di euro, già finanziati
con risorse previste dal Pnrr, dai fondi comunitari e da
investimenti privati. Questi alcuni degli elementi di sintesi
del lavoro svolto da Uniontrasporti con il concorso delle Camere
di commercio e di Unioncamere e presentato a Roma oggi e domani.
Sono 19 Libri Bianchi regionali che descrivono i contesti
territoriali, i punti di forza e di debolezza delle
infrastrutture a livello locale, le esigenze e le priorità del
sistema produttivo. "Il 90% del traffico di passeggeri in Italia
avviene su strada mentre sulle ferrovie viaggia solo il 6% dei
passeggeri, una quota inferiore a quella europea (7,9%)",
sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. "La
conseguenza, come evidenzia il Pnrr è che il settore del
trasporto risulta tra quelli maggiormente responsabili delle
emissioni climalteranti, con un contributo pari al 23,3% delle
emissioni totali di gas serra". Complessivamente, gli interventi
segnalati dai territori sono 516. Di questi, 247 sono
identificati come «priorità livello 1». Delle 247 priorità, 50
sono inserite nel Pnrr con un investimento complessivo di 85,5
miliardi di euro e 45 risultano tra quelle affidate a un
Commissario straordinario di Governo. (ANSA).