(ANSA) - PADOVA, 23 GEN - La Guardia di Finanza Padova ha
eseguito un sequestro preventivo di 2,5 milioni di euro circa,
tra beni e disponibilità finanziarie riconducibili a due
amministratori di una società immobiliare, indagati per indebita
percezione di erogazioni pubbliche e altri reati societari.
Sono state effettuate diverse perquisizioni, con la
collaborazione di altri Reparti del Corpo, nelle province di
Padova, Vicenza, Treviso, Ferrara, Modena e L'Aquila.
L'indagine, partita alla metà del 2022, riguarda un'impresa
con sede in provincia di Padova, e recentemente trasferita in
Abruzzo, che avrebbe utilizzato bilanci e documenti ritenuti
falsi nel periodo immediatamente successivo al lockdown, per
richiedere e ottenere ingenti finanziamenti da diversi istituti
di credito, assistiti dalla garanzia dello Stato concessa a
sostegno delle Pmi.
Con l'acquisizione della società, non più operativa e
intestata anche a prestanome, venivano avanzate richieste di
finanziamento alle filiali delle banche. Gli indagati avrebbero
falsificato i bilanci, aumentato fittiziamente il capitale
sociale, predisposto dossier su investimenti e progetti da
realizzare, richiedendo, parallelamente al finanziamento, la
garanzia dello Stato concessa dal Fondo per le Pmi, istituito
con il Collegato alla legge finanziaria 1997, amministrato da
Mediocredito Centrale S.p.a., e le cui procedure erano state
semplificate con il "Decreto liquidità", emanato durante
l'emergenza sanitaria. Il denaro indebitamente ottenuto veniva
quindi prelevato o bonificato a favore degli indagati e delle
loro imprese.
In particolare, sono state sequestrate due autovetture, tra
le quali un Suv di lusso, e denaro rinvenuto sui conti correnti
degli indagati e della società. (ANSA).