(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Si è svolta oggi alla Farnesina la
prima riunione del Comitato per il Made in Italy nel Mondo -
Cimim, organismo istituito dal Governo lo scorso novembre,
co-presieduto dal ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale e dal ministero delle Imprese e del
Made in Italy e con la partecipazione dei ministeri
dell'Economia e delle Finanze; dell'Agricoltura e della
Sovranità Alimentare e delle Foreste e del Turismo.
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, -
rende noto la Farnesina in una nota -, ha aperto i lavori
sottolineando il valore di questa importante innovazione voluta
dal Governo per consolidare la governance delle attività di
sostegno all'internazionalizzazione delle imprese del nostro
Paese e ponendo l'accento sull'importanza di una concertazione
rafforzata tra le Istituzioni coinvolte. "Con l'Istituzione del
Cimim, abbiamo voluto potenziare l'attività di raccordo in tutte
le varie fasi di cui tale attività si compone", ha dichiarato il
ministro. "E ciò a partire dalla definizione degli indirizzi
strategici che guideranno la nostra azione, che saremo chiamati
ad adottare in occasione della prossima riunione della Cabina di
Regia per l'internazionalizzazione che ospiteremo, qui alla
Farnesina, il 31 gennaio. Intendiamo portare all'approvazione
della Cabina una strategia che guardi innanzitutto al nostro
vicinato, con un'attenzione particolare ai Balcani - cui è stata
dedicata la conferenza che ho voluto organizzare a Trieste lo
scorso 24 gennaio - insieme al Mediterraneo e all'Africa, per
poi allargare lo sguardo verso mercati ricchi di opportunità per
le nostre imprese, come ad esempio l'America Latina".
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso,
ha dichiarato "questo Comitato, e non a caso, è uno dei primi
atti di questo governo: dimostra lo spirito unitario delle forze
che compongono questo esecutivo, una coesione che è elemento di
novità e che permette di trovare rapidamente una sintesi anche
sulla promozione del Made in Italy nel mondo. L'Italia deve far
Sistema per governare i nuovi processi di globalizzazione". Il
ministro Urso, inoltre, ha aggiunto "il Cimim servirà a dare
indirizzi strategici per accompagnare le imprese nella loro
crescita nei mercati all'estero: la cabina di regia definirà le
politiche per l'internazionalizzazione dell'Italia". In
conclusione il ministro Urso ha affermato che il Cimim
rappresenta "un primo luogo dove misurare la cabina di regia per
l'internazionalizzazione, oltre alla partita dello sviluppo
delle attività legate alla Space e Blue economy".
Il ministro dell'Economia e delle Finanza, Giancarlo
Giorgetti, ha dichiarato "la competitività nei mercati
internazionali delle imprese italiane è uno dei principali
elementi di forza dell'economia italiana. All'interno della
strategia complessiva del Governo sull'internazionalizzazione,
le iniziative del MEF per lo sviluppo del mercato dei capitali
potranno favorire l'attrazione di investitori e fondi in
Italia".
Il ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e
delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato: "Siamo
conosciuti in tutto il mondo per la qualità e la ricchezza delle
nostre produzioni agroalimentari. Il ministero dell'Agricoltura,
della Sovranità alimentare e delle Foreste ha l'onore di
sostenere e valorizzare l'agroalimentare italiano nella nostra
Nazione e nel mondo, tutelandolo contro il fenomeno dell'
"italian sounding", di promuovere la commercializzazione dei
nostri prodotti e di trasmettere la nostra capacità di
trasformare gli alimenti in opere d'arte. Ritengo che sia
necessario che ogni ministero indirizzi per quanto di competenza
le strategie promozionali utilizzando la Cabina di Regia e ogni
organismo collegato ai suoi componenti".
Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha dichiarato:
"Il turismo, in particolare, può e dev'essere la principale
chiave d'accesso alla promozione del Made in Italy. Tant'è vero
che spesso e volentieri i visitatori di tutto il mondo scelgono
la nostra Nazione proprio in virtù dei prodotti tipici e delle
eccellenze che contraddistinguono il nostro territorio -
dall'enogastronomia alla moda, per citare due esempi. I turisti
vogliono scoprire dove e come nasce il Made in Italy, quali sono
le radici che lo rendono assolutamente unico e che nessuna
imitazione potrà mai sostituire. L'idea è quindi, in un'ottica
sinergica, quella di importare nel settore del turismo la
strategia comunicativa vincente con la quale altri comparti,
come l'automotive e il fashion, hanno saputo promuovere e
vendere molto bene il marchio del Made in Italy." (ANSA).