(ANSA) - GENOVA, 27 GEN - Al ministro per gli Affari europei
Raffaele Fitto, incontrato ieri sera, i vertici di
Confindustria Nautica hanno ribadito la necessità di uno
slittamento tecnico dei termini di definizione delle nuove
regole da applicare alle concessioni demaniali, restando nei
termini della scadenza al 2024 fissata dalla Legge sulla
concorrenza. "Dobbiamo dare al governo appena insediato il tempo
per mettere mano al riordino della materia - spiega il
presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi -. In
mancanza di un differimento, i sindaci saranno costretti a
procedere al rinnovo delle concessioni senza una normativa
nazionale e senza regole chiare, pur di non incorrere nella
possibile contestazione dell'abuso di ufficio". Il nodo è che
"la legge sulla concorrenza contiene alcuni errori ed è in parte
inapplicabile e quindi va corretta. Inoltre, per quanto riguarda
la nautica, non prevede norme specifiche applicabili alla
portualità turistica" spiega una nota di Confindustria Nautica.
Intanto la mappatura delle aree disponibili rispetto a quelle
date in concessione, prevista sia della norme europee che da
quelle della Legge sulla concorrenza, non è ancora stata
effettuata e il testo approvato dal ministro Draghi "si basa su
principi fissati dal Consiglio di Stato, la cui pronuncia è
oggetto di ricorso alle sezioni unite della Cassazione e quindi
non è definitiva" precisa ancora Confindustria Nautica. E Cecchi
sottolinea un alto punto. "Per quanto riguarda i porti
turistici - dice - è impensabile che abbiano regole così diverse
e in parte confliggenti con quelle adottate il 28 dicembre
scorso per i porti mercantili, che dovrebbero essere invece
applicate a tutti i bacini portuali". (ANSA).