(ANSA) - ROMA, 27 GEN - "Nella legge di Bilancio 2023, il
Governo ha inserito una rinnovata operazione di 'saldo e
stralcio' o 'pace contributiva': la cancellazione automatica di
debiti erariali e contributivi accumulati da cittadini ed
imprenditori. Il problema si pone per quei soggetti, in
particolare quelli del comparto agricolo: Coltivatori Diretti ed
Imprenditori Agricoli Professionali che hanno accumulato un
debito contributivo nei confronti dell'Inps, che spesso ammonta
a poche decine o centinaia di euro. E' quanto sottolinea in una
nota Nicola Antonio Sichetti, presidente di Caf-Cia, centri di
assistenza fiscale di Cia Agricoltori Italiani. Con il rinnovato
provvedimento normativo, continua il presidente di Caf-Cia, quei
lavoratori si vedranno stralciare automaticamente il debito e
con esso, altrettanto automaticamente, uno o più anni di
contributi. Lo stesso problema si è posto anche per chi aveva in
corso una rateizzazione del debito: le rate rimaste da pagare
sono state stralciate e quei coltivatori diretti o Iap hanno
perso anni di contributi. In sintesi, rimarca, "non gli viene
fatto un favore, ma un enorme danno. Questo perché i contributi
Inps di quei lavoratori autonomi non sono 'frazionabili': se per
un qualunque problema o per una dimenticanza non hanno versato
l'intero importo, anche se la differenza ammonta a pochi euro
rispetto a quanto richiesto dall'Inps, un intero anno contributi
non viene accreditato".
In passato l'Inps, su sollecitazione della Cia Agricoltori
Italiani, aveva richiesto al Ministero del Lavoro un intervento
che salvaguardasse i suddetti lavoratori autonomi, ma senza
ottenere nulla. La risoluzione del problema sarebbe semplice:
condizionare l'accettazione dell'interessato al saldo e
stralcio. Soluzione che non cambierebbe la portata
dell'intervento, salvando i diritti di molti cittadini. (ANSA).