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Export:Sace,in 2023 rischi credito stabili ma quadro fragile (2)

(ANSA) - ROMA, 09 FEB - Su 194 Paesi analizzati da Sace il livello di rischio del credito diminuisce per 57, restano stabili 72 Paesi, mentre in 65 si registra un aumento. In particolare nei Paesi dell'Europa emergente e della Comunità degli stati indipendenti il rischio di credito "risente della pesante escalation della crisi russo-ucraina". Più in generale, spiega Sace, le principali geografie avanzate "presentano un profilo creditizio invariato, con una crescita in rallentamento e conti pubblici frenati dall'onere del sostegno a famiglie e imprese per la pandemia e il caro bollette energetiche, come nel caso di Germania e Francia. Bene Portogallo e Grecia, che lo scorso anno ha rimborsato anticipatamente il debito con il Fondo monetario internazionale ed è uscita dal programma di sorveglianza della Commissione europea". In Medio Oriente, rileva lo studio, i Paesi produttori di commodity dell'energia hanno registrato un immediato beneficio dall'aumento dei prezzi, con ricadute positive sulle finanze pubbliche, come Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Oman. Bene l'India che grazie al "progressivo consolidamento fiscale e a una robusta crescita economica" si posiziona tra i best performer dei principali mercati globali. "Rischi bancari e corporate sono in aumento" invece "in Paesi come la Cina, caratterizzati da un elevato livello di debito privato". (ANSA).
   

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