(ANSA) - ROMA, 15 FEB - "Nei Comuni manca più di un terzo del
personale previsto in organico e solo l'1% ha meno di
trent'anni, mentre più del 20% supera i 60. E la cosa non cambia
di molto nelle Amministrazioni centrali, nella sanità e nella
stessa scuola, dove si è fatto, negli anni, ricorso massiccio al
precariato per coprire le spaventose carenze di organico". A
dichiararlo il segretario generale della Flp (Federazione
lavoratori pubblici e funzioni pubbliche) Marco Carlomagno, dal
palco dell'iniziativa promossa oggi, a Roma, a palazzo
Baldassini, dal suo stesso sindacato, aggiungendo, poi, che "sul
piano delle retribuzioni e delle professionalità ci si deve
confrontare da una parte con percorsi di carriera ancora in gran
parte bloccati, e con la mancata valorizzazione del personale e,
dall'altra, con retribuzioni basse, non in linea con i compiti
richiesti, e scarsamente attrattive per i nuovi assunti". Un
quadro "desolante", scandisce, che "deriva da decenni di
disinvestimenti e di impoverimento delle nostre Amministrazioni.
In Europa, siamo il Paese che investe meno sul personale
pubblico, solo il 9,5 % del Pil, molto dietro la Francia (12,3%)
che, storicamente, ha una tradizione importante nel
riconoscimento delle funzioni pubbliche, ma anche meno di Spagna
11,5%), Portogallo (10,9%) e Grecia 10,3%)", chiude Carlomagno.
(ANSA).