(ANSA) - ROMA, 17 FEB - "Le misure urgenti approvate ieri in
consiglio dei ministri aprono, di fatto, la crisi del comparto e
della filiera delle costruzioni con impatti potenzialmente
devastanti". È quanto sostiene il presidente di Confapi Aniem,
Rocco Di Giuseppe in una nota. "Il Superbonus - si legge - è uno
strumento che ha contribuito in materia determinante all'aumento
del Pil del Paese, che ha favorito la disponibilità di risorse
da destinare al caro energia e che ha determinato risultati
positivi sull'occupazione con 900.000 posti di lavoro creati.
L'entrata in vigore di questa norma rappresenta un atto di
sfiducia verso le imprese del settore che hanno investito
concretamente nella prospettiva di una crescita finalmente
stabile".
Per Confapi Aniem è "impensabile porre rimedio, come
rileviamo da tempo, alle criticità sopravvenute degli strumenti
e delle stratificazioni legislative, prescindendo dalle ricadute
e conseguenze negative su un settore delle piccole e medie
industrie vitale per il Paese, marginalizzando competenze,
capacità e sforzi organizzativi delle imprese. Il blocco della
cessione del credito e dello sconto in fattura continuerà quindi
a tenere fermo il mercato che sembrava fosse in ripresa anche
dopo che gli enti locali avevano deciso di supportarlo
acquisendo crediti edilizi".
"Inoltre - continua Di Giuseppe - le conseguenze saranno
negative anche per la rigenerazione delle aree interessate dal
terremoto. La maggior parte degli interventi sull'edilizia
privata, infatti, riguarda abitazioni che beneficiano del
contributo di ricostruzione, coperto dal finanziamento dei
proprietari per la parte eccedente, i cosiddetti 'accolli'. E
gli accolli comportano oneri economici significativi e si
riferiscono a lavori necessari, non a migliorie volontarie
richieste dai proprietari". (ANSA).