(ANSA) - PARIGI, 23 FEB - Investire maggiormente nei sistemi
sanitari per consentire ai nostri Paesi di non farsi cogliere
impreparati e resistere in modo più efficace a futuri "shock"
pandemici: questo il messaggio lanciato nell'odierno rapporto
dell'Ocse 'Ready for the Next Crisis? Investing in Health System
Resilience' (Pronti per la prossima crisi? Investire in sistemi
di salute resilienti).
Il documento inviato agli Stati membri dell'Ocse, Italia
inclusa, riprende gli insegnamenti tratti dalla pandemia da
Covid-19 e contiene raccomandazioni affinché "la comunità
internazionale sia pronta ad affrontare la prossima crisi"
sanitaria. Per l'Ocse, se appare "necessario investire
massiciamente nel personale sanitario, bisogna anche aumentare
le spese rivolte alla prevenzione e alle infrastrutture
digitali". L'organismo parigino invoca, in particolare,
"investimenti giudiziosi, un migliore coordinamento (incluso per
creare catene di approvvigionamento in prodotti medici più
resilienti) e una cooperazione medica rafforzata".
Rispetto alle spese realizzate nel 2019, nel rapporto viene
evocato un investimento annuale mirato corrispondente all'1,4%
del Pil nei Paesi Ocse. "Il numero insufficiente di personale
sanitario - avvertono a Parigi - ha pesato maggiormente sulla
qualità delle cure durante il primo anno di pandemia, per
esempio, che la carenza di letti di ospedale. Più il personale
era numeroso, più i tassi di mortalità erano bassi". Per il
segretario generale dell'Ocse, Mathias Cormann, "bisogna
promuovere la sanità pubblica, favorire il mantenimento degli
operatori nel settore medico-sociale, ottimizzare la raccolta e
l'uso dei dati e migliorare la cooperazione internazionale, la
resilienza delle catene di approvvigionamento, la governance".
L'Ocse sottolinea inoltre che le "conseguenze della pandemia
potrebbero durare per decenni". (ANSA).