(ANSA) - ROMA, 24 FEB - "Razionalizzazione e
sistematizzazione della normativa in materia di Iva, attraverso
un'opera di rifusione in un Testo unico delle disposizioni
attualmente non collocate nella legge e revisione del regime
sanzionatorio amministrativo e penale": è ciò che propone il
Consiglio nazionale dei commercialisti nel corso del convegno
"1973-2023: 50 anni di Iva", svoltosi oggi a Roma. "Nonostante
si celebrino proprio in queste settimane le "nozze d'oro" del
tributo - ha dichiarato nel suo intervento il presidente della
categoria professionale Elbano de Nuccio - il processo di
adeguamento della disciplina interna ai principi fondamentali di
matrice unionale che sono alla base dell'imposta e del
corrispondente regime sanzionatorio non può dirsi ancora
pienamente realizzato. In più di un'occasione, i principi di
neutralità, effettività e proporzionalità sono stati infatti
sacrificati dal legislatore e dalla giurisprudenza sull'altare
delle sacrosante finalità di contrasto alle frodi Iva e ai
fenomeni evasivi ed elusivi, ma talvolta senza salvaguardare
adeguatamente i contribuenti in buona fede. Si pensi,
innanzitutto, al meccanismo dello split payment e a talune
applicazioni del meccanismo del reverse charge", ha
sottolineato. Non meno importante, per i commercialisti, come
sottolineato dal Tesoriere nazionale delegato alla fiscalità,
Salvatore Regalbuto, "la completa revisione del regime
sanzionatorio amministrativo e penale in materia, garantendo una
sua maggiore proporzionalità rispetto alla gravità delle
violazioni commesse e un miglior coordinamento delle stesse",
recita una nota dei professionisti. (ANSA).