(ANSA) - ROMA, 24 FEB - "L'economia del mare è un volano
imprescindibile per la crescita economica. Nel settore della
blue economy operano oltre 220mila aziende che danno lavoro a
quasi un milione di occupati. Circa 21mila imprese sono guidate
da giovani, pari al 9,4% del settore, contro l'8,9% dell'intero
tessuto imprenditoriale nazionale". Così il presidente di
Unioncamere, Andrea Prete, intervenendo agli Stati generali
delle Camere di commercio sull'economia del mare. "La blue
economy - ha ricordato - coinvolge più ambiti, non è un settore
ma un tema complessivo dove dentro c'è il turismo, la
ristorazione, la ricettività, la pesca, la portualità
commerciale, i porti, le linee. Basti pensare che il 40% delle
presenze turistiche è legato al mare e il 31% della ricettività
è basata sul mare". Prete ha sottolineato come nel Mediterraneo
passi "il 20% de traffico marittimo mondiale ma non tutto è
intercettato dai nostri porti", da qui la necessità di puntare
sulle infrastrutture: "I porti commerciali in Italia sono
fondamentali. Solo 2 porti su 5 ne nostro Paese sono raggiunti
all'interno dalla rete ferroviaria. Serve più semplificazione, è
impossibile pensare che per dragare un porto ci vogliano anni,
decenni. La crescita del Paese passa anche da una
sburocratizzazione molto forte". (ANSA).