(di Enrica Piovan)
(ANSA) - ROMA, 09 MAR - Flat tax per tutti, Iva azzerata per
pane, pasta e latte, riforma dell'Irpef con tre scaglioni e
aliquote più basse, un fisco che lascia tranquilli i
contribuenti nei mesi festivi di agosto e dicembre. La legge
delega per la riforma fiscale è praticamente pronta sul tavolo
del governo, che si prepara al varo in consiglio dei ministri la
prossima settimana. Con un iter che parte ora e fissa un
orizzonte di due anni per l'attuazione. E l'ambizione di
replicare la grande riforma tributaria degli anni Settanta.
Divisa in 4 parti e 21 articoli, la riforma mette mano a
tutto il sistema, dai tributi agli accertamenti, dalla
riscossione alle sanzioni. Nessun riferimento però alla riforma
del catasto, che era contenuta nella delega fiscale di Draghi
stoppata a settembre e su cui il governo di Giorgia Meloni non
ha mai nascosto di non volere andare avanti. Il viceministro
dell'economia Maurizio Leo, che ci ha lavorato in questi mesi,
parla di "risultato ambizioso", che si ispira a quella che fu la
riforma degli anni Settanta", in cui si tracciò "il fisco del
futuro". Consentirà di "avviare un graduale processo di
riduzione del carico fiscale e rendere più appetibile e
attrattivo l'investimento nel territorio nazionale", sottolinea
il titolare dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Ma le proposte
del governo creano già i primi malumori. "Se si parla solo di
rimodulazione di alcune aliquote non è questa la strada",
avverte il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che aspetta
di vedere i testi, ma chiede "una riforma organica", con "un
fisco di impresa per la crescita".
In attesa di vedere nero su bianco il disegno di legge, i
contenuti della riforma sono ormai definiti. Spiegati
dettagliatamente in un plico di 32 slide messe a punto dal Mef,
sono stati illustrati oggi dal viceministro Leo nel suo
intervento alla presentazione dei risultati annuali dell'Agenzia
delle Entrate. La parte più significativa della riforma è legata
ai procedimenti: si punta a spingere sempre di più sul
meccanismo della dichiarazione (incentivando le precompilate) e
per dare "un po' di quiete al contribuente" arriva la moratoria
'festiva', con la sospensione delle comunicazioni del fisco ad
agosto e dicembre. Si cambia pagina anche sugli accertamenti: le
misure repressive con cui si è condotta fino ad oggi la lotta
all'evasione non hanno intaccato il tax gap, che dal 2000
continua ad oscillare tra 75 e 100 miliardi, e quindi ora si
punta tutto sulla tregua fiscale, attraverso una tax compliance
volontaria.
Con l'obiettivo di ridurre la pressione fiscale è poi in
arrivo la riforma dell'Irpef: gli scaglioni passano da 4 a 3 e
le aliquote vengono ridotte. E se l'obiettivo "di legislatura"
resta la flat tax per tutti, arriva l'estensione della tassa
piatta incrementale anche per i dipendenti. E' prevista poi la
revisione delle tax expenditures, voce da cui si punta a
ricavare risorse utili per finanziare le novità della delega: le
agevolazioni oggi sono oltre 600 e per una spesa pubblica di 165
miliardi e l'ipotesi è di una forfettizzazione per scaglioni di
reddito.
Una misura destinata a toccare da vicino le famiglie è poi
l'azzeramento dell'Iva per alcuni beni di prima necessità: "è
una delle ipotesi perché la prevede la normativa Ue", spiega
Leo. E la sottosegretaria Lucia Albano assicura che "tra qualche
mese" sarà realtà per pane, pasta e latte. Un azzeramento
dell'Iva su alimentari e beni di prima necessità, calcola il
Codacons, produrrebbe risparmi diretti fino a 300 euro annui a
famiglia. Per le imprese invece è in arrivo la nuova Ires a due
aliquote per far pagare di meno chi più assume ed investe. Parte
anche il graduale superamento dell'Irap, mentre si potrà dire
addio all'imposta di bollo, a quelle ipotecaria e catastale, ai
tributi speciali catastali e alle tasse ipotecarie, che saranno
sostituite da un tributo unico. Per i redditi da fabbricati
arriva - con il plauso di Confedilizia - la cedolare secca anche
per gli immobili non abitativi.
Si lavora poi sul fronte della riscossione, per svuotare i
1.150 miliardi che riempiono il magazzino cartelle. Buoni
segnali, infine, dalla rottamazione introdotta in legge di
bilancio: le domande sono già a quota 600mila. (ANSA).