L'Iva azzerata per alcuni beni di prima necessità "è una delle ipotesi perché la normativa europea prevede anche l'aliquota zero, ma si deve lavorare". Lo ha detto il viceministro dell'economia Maurizio Leo a margine della presentazione dei risultati dell'Agenzia delle Entrate alla Camera. Leo ha quindi confermato che la riforma sarà "ambiziosa e si ispira a quella degli anni Settanta" e dovrebbe arrivare in Cdm la prossima settimana. Il ddl "consentirà di avviare un graduale processo di riduzione del carico fiscale e rendere più appetibile e attrattivo l'investimento nel territorio nazionale", ha aggiunto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
La parte più significativa della riforma, ha detto Leo che ne ha illustrato le linee, "è legata ai procedimenti": in particolare si punta a spingere ancora di più sul "meccanismo della dichiarazione: vogliamo dare un po' di quiete al contribuente in periodi particolari, come i mesi di agosto e dicembre", in cui non far arrivare le lettere di compliance. C'è inoltre la volontà di "cambiare verso all'accertamento", puntando sulla tregua fiscale. E la necessità di "lavorare sulla riscossione", che presenta "numeri spaventosi: 1.150 miliardi di magazzino cartelle".
Dà frutti intanto la rottamazione introdotta con la legge di bilancio: "fino ad oggi abbiamo ricevuto online 600mila domande di rottamazione", ha detto il viceministro.
Il 2022 intanto è stato un anno record per l'Agenzia delle Entrate. "Il recupero dell'evasione nel 2022 è stato di 20,2 miliardi di euro. Si tratta del dato piu' alto di sempre", ha detto il direttore Ernesto Maria Ruffini, presentando i risultati dell'Agenzia. "Questo risultato - ha aggiunto - è il risultato della complessa attività dell'Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate e Ricossione". Risultati "rassicuranti", li ha definiti il ministro Giorgetti, evidenziando che "da una parte, il patto sociale ha retto anche in momenti molto difficili, con consistenti quote di cittadini e imprese che ha continuato ad adempiere agli obblighi fiscali anche nel pieno dell'emergenza; e dall'altra la macchina amministrativa non si è fermata ma si è riorganizzata".