(ANSA) - FIRENZE, 12 MAG - "La mafia non è più quella delle
stragi ma è la mafia dei colletti bianchi. Siamo passati dai
pizzini alle holding, ai fondi di investimento, alle società
collocate in borsa, ai paradisi fiscali. Rispetto agli scenari
nazionali possiamo ancora dire, con una certa cautela, di essere
un'isola felice: le mafie sono presenti con investimenti, ma non
hanno radicamenti sociali perché la cultura della legalità in
Toscana non è fatta di vertice, ma è un'attitudine consolidata
nel sistema economico. Però bisogna che questa naturale
vocazione consolidata venga valorizzata e non messa in
discussione e che gli imprenditori non si sentano indifesi se si
trovano difficoltà. Non saranno sotto il racket, non saranno
sotto il pizzo, però potrebbero impattare con i sistemi mafiosi
per l'usura, per l'utilizzazione di manodopera messa a
disposizione con meccanismi non legali". Lo ha detto Stefano
Ciuoffo, assessore alla Legalità della Regione Toscana,
intervenendo alla tavola rotonda 'Imprese e legalità'
organizzata da Cna Firenze Metropolitana, insieme a Banca
Ifigest, in occasione dell'avvicinarsi del trentennale della
strage di via dei Georgofili.
"Soprattutto in tempi come l'attuale, caratterizzati da
crisi economica, risalita incontrollata dei prezzi delle materie
prime e, fino al 2022, da restrizioni legate allo stato di
emergenza pandemica, il rischio che le organizzazioni mafiose si
infiltrino nell'economia legale si fa più forte, ha dichiarato
Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana -.
Occorre monitorare costantemente tutti questi fenomeni e
reiterare esperienze come quella del tavolo anti usura
coordinato dalla Prefettura". Maria Federica Giuliani, assessora
alla legalità del Comune di Firenze, ha ricordato come "il '93
sia stato un anno terribile non solo per Firenze, ma anche per
Roma e Milano: una guerra allo Stato che la mafia voleva
intimorire. C'è un prima, un dopo, ma anche un poi: oggi, come
istituzione ci troviamo a lavorare con qualcosa che in questi 30
anni è sensibilmente cambiato". Daniele Gabbrielli
dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di
via dei Georgofili, ha raccontato gli istanti successivi alla
strage e i mesi che seguirono.
La tavola rotonda ha preceduto l'apertura della, mostra
sponsorizzata da Cna, Unaezeroquattro di Paolo Cagnacci e Matteo
Cesari. La mostra fotografica, curata da Irene Alison, sarà
ospitata dalla galleria Rifugio Digitale dal 25 maggio al 18
giugno. . (ANSA).