(ANSA) - ROMA, 15 MAG - La denatalità è un problema che
assume carattere di urgenza per più di sette italiani su dieci,
che indicano come cause principali gli stipendi bassi, la
precarizzazione del lavoro, la mancanza di sostegni pubblici e
di servizi diffusi e accessibili a tutti. Sono alcuni dei
risultati di FragilItalia "La crisi demografica italiana:
famiglia, denatalità, figli", un'analisi condotta da Area Studi
Legacoop e Ipsos, su un campione rappresentativo della
popolazione. Questa situazione si scontra con il desiderio di
avere figli, manifestato chiaramente anche dai giovani: sette su
10 ne vorrebbero almeno due, quasi un terzo tre o più.
Nella percezione della famiglia prevale la visione
"aperta". Per il 64% degli italiani la famiglia è un'unione tra
due persone che decidono di convivere per perseguire un progetto
di vita comune, a prescindere che siano di sesso diverso o dello
stesso sesso.
"La questione demografica si colloca ai primi posti
dell'agenda dei problemi di questo paese" ,dichiara il
presidente di Legacoop, Simone Gamberini, che aggiunge: "è una
questione strutturale che ha radici profondissime e tempi di
risoluzione lunghi, e per questo deve essere interpretata e
attaccata rapidamente e con la massima decisione. Inoltre, è un
problema complesso, che non può essere affrontato con le
scorciatoie culturali delle 'sostituzioni etniche', ma che
richiede di comprendere l'intreccio di ragioni economiche,
sociali e culturali che muovono la vita e le scelte delle
persone e trasformano la società italiana". (ANSA).