Uno sforzo di tutto il Sistema
paese, basato soprattutto su investimenti in innovazione e
formazione, per supportare il processo di internazionalizzazione
dell'Italia ed il Made in Italy ed accrescere la quota del 40%
del Pil rappresentata oggi dal nostro export. E' il messaggio
che viene dal Festival dell'Economia di Trento nel quale si è
tenuto l'incontro "Made in Italy, innovazione e scenari di
sviluppo" che ha messo in evidenza analisi, prospettive e
criticità di un settore come l'export e il Made in Italy che
oggi vale 626 miliardi di euro.
All'evento hanno partecipato diversi relatori provenienti dal
mondo delle istituzioni , delle imprese, della formazione, delle
associazioni di categoria per sottolineare la necessità di uno
sforzo sistemico per supportare il processo di
internazionalizzazione dell'Italia in un momento caratterizzato
da uno scenario geopolitico molto complesso e che vede grossi
cambiamenti nel processo di globalizzazione.
"Il ministero punta a rafforzare e potenziare il nostro
export che è già di oltre 626 miliardi di euro, circa il 40% del
Pil", afferma Mauro Battocchi, direttore generale ministero
degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.
"L'internazionalizzazione, la valorizzazione del brand e
l'innovazione tecnologica sono i pilastri del nostro piano
industriale che guarda anche al supporto al Made in Italy,
evidenzia Mirja Cartia d'Asero, Amministratrice delegata del
Gruppo 24 Ore.
Per Regina Corradini D'Arienzo: "La globalizzazione in questi
ultimi anni è cambiata e per questo dobbiamo essere capaci di
adattarci e di cogliere le opportunità che si presentano sui
mercati esteri lavorando in squadra".
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