Nel periodo gennaio-giugno 2024
nelle Marche sono state richieste e autorizzate complessivamente
10,5 milioni di ore di cassa integrazione, Fis e altri fondi di
solidarietà. In particolare, la Cig (ordinaria, straordinaria e
in deroga) si attesta a 10,3 milioni di ore, quarto posto in
Italia, un aumento di 3,7 milioni ore (+57,4%, più alto del
valore medio italiano +21,2% e delle altre regioni del Centro
+6,3%), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Mentre
il ricorso a Fis e altri fondi arriva a circa 170 mila ore. È
quanto emerge dai dati Inps, elaborati dall'Ires-Cgil Marche.
Scorporando il dato per provincia, si evidenzia un aumento
superiore alla media regionale ad Ascoli Piceno e Fermo (+93,6%)
e Macerata (+79,8%). Ad Ancona l'aumento più basso (+32,6%).
L'industria assorbe la maggior parte delle ore autorizzate: 10
milioni (+4 milioni di ore, +66,8%).
Al suo interno, i comparti che osservano l'incremento
maggiore sono pelli, cuoio e calzature +212,1%, tessile e
abbigliamento +110,2%, Chimica, gomma, plastica +84,6%. La
meccanica e metallurgia segna +71,6%. Le ore registrate nel
terziario sono 43mila (-104 mila ore (-70,5%), riscontrabile in
maniera più o meno accentuata in tutti i comparti, mentre
nell'edilizia sono 226mila. "Alla Regione chiediamo misure
immediate: dare ossigeno all'industria - dichiara la segretaria
della Cgil Marche, Eleonora Fontana - finalizzando le risorse
europee nei settori in crisi, per il rilancio di una occupazione
stabile e di qualità".
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