"L'anno prossimo ci saranno così
tanti sfratti che sarà una macelleria sociale in questo Paese.
Mi spiace per i proprietari immobiliari, non ne posso più di
vedere lavoratori con cinque bambini finire in strada perché a
Bologna non si trova un affitto decente". Lo ha detto il sindaco
di Bologna, Matteo Lepore, intervistato dai direttori e
capiredattori di giornali e agenzie di stampa alla Festa
dell'Unità.
"Tutti hanno diritto ad avere una casa accessibile. Per
essere una città all'altezza del nostro passato dobbiamo
mantenere qui i lavoratori della sanità, del welfare e della
scuola", prosegue il primo cittadino bolognese che ricorda che
"senza lavoratori della sanità, del welfare e della scuola le
imprese chiudono" e proprio per questo ha fatto un appello a
Confindustria, chiedendo il supporto degli imprenditori. "Si
tratta di sedersi attorno ad un tavolo e, alla maniera
bolognese, cercare delle soluzioni", ha aggiunto Lepore
spiegando che si tratta di "costruire una strada, dove noi
mettiamo qualcosa di più e le imprese mettono qualcosa in più. È
difficilissimo e non lo sta facendo nessuno, ma useremo il
nostro bilancio e le nostre regole per andare in questa
direzione".
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