Sale oltre il 30% la presenza di
capitali stranieri nelle imprese italiane. E' quanto risulta
dall'edizione 2024 dei 'Dati Cumulativi' dell'Area Studi di
Mediobanca riferita al decennio 2013-2023. Complessivamente la
presenza straniera nelle aziende italiane è salita dal 28,5% del
2004 al 32,2% del 2023 e rappresentano una quota simile (33,1%)
di fatturato, che sale al 33,7% per la manifattura.
In particolare le aziende a controllo straniero rappresentano
il 48,8% delle produzioni ad alta tecnologia e pagano più tasse,
con un'aliquota fiscale (tax rate) salita dal 23,2 al 20,6%
nella manifattura. La percentuale sale al 61,4% del fatturato,
contro il 46,7% delle aziende ad alta tecnologia a controllo
italiano.
La presenza straniera si fa sentire anche nel cosiddetto
'Made in Italy'. Vale il 32,2% delle vendite, rispetto al 28,5%
di vent'anni fa, e realizza rendimenti allineati a quelli del
Made in Italy 'italiano', con un ritorno sugli investimenti
(Roi) pari al 9% per entrambi i casi nel decennio. Il capitale
straniero garantisce invece salari più alti del 20% rispetto a
quello italiano, con 77mila euro annui riconosciuti ai
dipendenti di aziende a controllo estero contro i 64mila dei
dipendenti di quelle italiane.
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